segno
Manifestazione clinica peculiare di una malattia. A differenza dei sintomi, i s. non sono solo riferiti, ma sempre obiettivabili. I s. possono essere spontanei (come per es., gli edemi degli arti inferiori nell’insufficienza cardiaca) o provocati tramite manovre ad hoc (per es., l’ottusità plessica alla percusione del torace che si apprezza nei versamenti pleurici). I s. sono frequentemente indicati col nome dell’autore che li ha per la prima volta descritti e valorizzati ai fini diagnostici (per es., s. di Chvostek, contrazione dei muscoli facciali evocata dalla percussione leggera del nervo facciale nei soggetti affetti da ipocalcemia). Lo studio dei s. clinici è di pertinenza della semeiotica (➔) medica.