seguitatore, seguitatrice
È propriamente " colui che segue ", e ricorre solo nel Convivio, nel contesto figurato che allude al legame con un'entità astratta.
Accanto a li seguitatori de la veritade abbiamo li seguitatori de lo errore e de la falsitade (IV I 3), e li seguitatori di scienza, che prima di Pitagora erano chiamati... non filosofi ma sapienti (III XI 4). Così anche nella forma femminile: anima... seguitatrice di viziose delettazioni (I I 3); leggi... seguitatrici di natura (IV IX 15). Sta a sé, per la diversità dell'immagine, il passo di IV XXX 2, dove D. si definisce non buono fabricatore ma... seguitatore di quello, " cioè... imitatore, volendo per modestia dire ch'egli non è veramente ‛ buono fabricatore ' ... ma solo seguace delle orme di quello " (Busnelli-Vandelli).
S. è inoltre in Cv IV XXVI 14, secondo l'ediz. Simonelli; la '21 e Busnelli-Vandelli leggono essaminatore (v.; e v. anche SEGUACE).