Seicelle
Geografia umana ed economica
di Anna Bordoni
Stato insulare dell'Africa, nell'Oceano Indiano. La popolazione (81.755 ab. al censimento del 2002) è composta da creoli (93%), con minoranze di europei, indiani, cinesi. L'unico centro di rilievo è la capitale Victoria, nell'isola di Mahé.
L'arcipelago è stato interessato dallo tsunami del 26 dicembre 2004, che ha provocato seri danni alle infrastrutture (strade, ponti, servizi pubblici, proprietà private), stimati in oltre 30 milioni di dollari. Il governo ha disposto la creazione di un sistema di allerta nell'Oceano Indiano e di un fondo speciale per i disastri naturali nella regione. L'economia delle S., che dagli anni Ottanta del secolo scorso al Duemila aveva conosciuto un'espansione spettacolare, ha registrato, nel primo quinquennio del 21° sec., un rallentamento e il tasso di crescita è divenuto negativo.
Le principali risorse sono la pesca, l'industria manifatturiera, l'agricoltura, ma soprattutto il turismo: tuttavia lo sviluppo di destinazioni meno costose nell'area (Maldive, Maurizio) ha determinato una decelerazione del settore, che continua però a occupare, direttamente e nel suo indotto, oltre i due terzi della forza lavoro complessiva. Diverso l'andamento della pesca, che è rimasto dinamico grazie agli investitori stranieri: l'industria conserviera del tonno, detenuta maggioritariamente da una compagnia statunitense, si pone tra le principali a livello mondiale. Allo scopo precipuo di diversificare la propria economia il Paese ha intrapreso la strada dell'offerta di servizi finanziari off-shore, ancora senza grande successo.
Storia
di Paola Salvatori
Agli inizi del Duemila il trentennale predominio politico del Seychelles People's Progressive Front (SPPF) e del suo leader F.A. René rimaneva incontrastato sebbene cominciassero a emergere da parte della popolazione segnali di una certa disaffezione nei confronti della tradizionale classe politica.
Le elezioni presidenziali svoltesi nel luglio del 2001 (due anni prima dello scadere ufficiale del mandato) pur riconfermando al potere René (54,2% dei voti) segnarono una consistente affermazione del candidato del partito di opposizione, W. Ramkalawan del Seychelles National Party (SNP, nome assunto nel 1998 dalla United Opposition), che si aggiudicò il 44,9% dei voti. Tale risultato fu particolarmente significativo perché ottenuto nonostante la soppressione dei principali giornali dell'opposizione e la sostanziale interdizione della libertà di stampa. Anche le elezioni legislative, tenutesi nel dicembre 2002, confermarono la graduale perdita di consensi del presidente e del suo partito. Il SPPF ottenne ancora la maggioranza dei voti (54,3%) ma registrò un calo nel numero dei seggi scesi da 30 (ottenuti nelle precedenti elezioni del 1998) a 23; il SNP conquistò il 42,6% dei voti e 11 seggi. Nel febbraio 2004 René annunciò il suo imminente ritiro dalla vita politica e nell'aprile successivo si dimise lasciando il posto al vice presidente J. Michel.
Il nuovo capo dello Stato si disse disponibile a un maggior dialogo con le opposizioni in particolare sui temi economici, e fissò per il 2006 le nuove elezioni presidenziali. Svoltesi in luglio, le consultazioni assicurarono ancora una volta la vittoria al SPPF, che vide riconfermato alla presidenza il proprio candidato Michel con il 54,7% dei voti, mentre Ramkalawan, ripresentatosi per la quarta volta, conquistò il 45,7% dei voti.In politica estera il Paese migliorò nello stesso periodo le relazioni con la Francia e strinse accordi con il Giappone (2001) e con le isole Maurizio.