SELENGA (A. T., 103-104)
Fiume della Siberia orientale, le cui sorgenti si trovano nella Mongolia sul versante orientale dei monti Khangai, dai quali nascono non pochi dei suoi più importanti affluenti. Esso scorre sino alla confluenza con l'Orchon in direzione da ovest a est; volge quindi, entrando nel territorio sovietico, a nord. La sua vallata, in gran parte occupata dalla vegetazione stepposa propria delle steppe mongoliche, si fa sempre più ampia, aprendo una comoda via di comunicazione fra la Mongolia e la regione transbaicalica. Infatti, ad est, e quasi parallela al corso della Selenga, si svolge la strada, che conduce da Irkutsk a Pechino, passando per Troickosavsk e Kjachta (v.). Il corso della Selenga, continuando verso NE., raggiunge attualmente Verchneudinsk, donde, dopo aver disegnato una grande curva, piega a ovest, sfociando nel lago Bajkal, di cui costituisce il principale immissario. Un tempo invece la Selenga, passando per il lago delle Oche, seguiva un percorso più breve. La Selenga ha una lunghezza di 1200 chilometri circa, ed è navigabile sino oltre la frontiera mongolica; dei molti allluenti ch'essa riceve i più importanti sono: sulla sinistra, l'Eghin-Kol, emissario del Kossogol, e la Zida; a destra, l'Orchon, che a sua volta riceve diversi affluenti, il Cikoi, il Chilok e l'Uda. Le vallate di questi corsi d'acqua facilitano l'accesso verso la linea di vetta della catena degli Jablonoi e verso le vallate, percorse dagli affluenti dell'Amur. La ferrovia transiberiana supera la Selenga a Verchneudinsk.