selezione artificiale
Selezione intenzionale e programmata delle caratteristiche biologiche di una specie o popolazione che non risponde ai criteri di autoorganizzazione propri dell’ambiente naturale. La selezione artificiale si attua senza competizione per la sopravvivenza tra individui che mutino in modo casuale. In essa, infatti, i mutanti dotati di una qualsiasi proprietà desiderata possono essere favoriti da un’interferenza esterna come, per es., l’intervento umano mirato alla produzione di particolari razze animali o vegetali mediante incroci selettivi, per scopi zootecnici o agronomici. Tipicamente, una procedura di selezione artificiale comincia con un’estesa mutagenesi casuale di un clone che presenta somiglianze considerevoli con le caratteristiche desiderate. Il repertorio di mutanti risultante viene poi selezionato mediante un saggio adatto a rivelare mutanti promettenti. Questo processo è reiterato sui mutanti nuovamente selezionati fino a quando non si ottengono uno o più individui ottimali. La caratteristica di questa procedura artificiale è la separazione tra crescita (o amplificazione) e selezione: in antitesi con il sistema naturale, in cui il tasso di riproduzione ottimale gioca sempre un ruolo importante nella selezione, il sistema artificiale consente di scegliere qualsiasi criterio di selezione. (*)
→ Aggressività; Evoluzione genetica dell’uomo