selfie-stick
(selfie stick), loc. s.le m. inv. Prolunga telescopica per autoscatti con il cellulare.
• L’indotto economico è notevole: sono nate app per l’autoscatto, smartphone con funzioni ad hoc e gadget come i selfie stick, bastoni in metallo che consentono di scattare foto a una distanza che va oltre il proprio braccio. (Piccolo, 6 ottobre 2014, p. 8, Attualità) • Bisogna ammetterlo. Passando in luoghi come il ponte Sant’Angelo a Roma, ci si deve ormai fare largo nel canneto di selfie-stick branditi o dai loro pullulanti venditori o dai clienti che li hanno già messi in uso; allora, beh, un po’ della benevolenza e persino della tolleranza con cui ci si sforza di guardare alle mode di massa viene meno. (Stefano Bartezzaghi, Repubblica, 13 aprile 2015, p. 29, R2) • Secondo la ricerca State of the Selfie già nel 2014, solo un anno dopo la comparsa del termine nell’Oxford Dictionary, venivano condivisi oltre 90 milioni di autoscatti al giorno, 34 miliardi in un anno, cinque per ogni abitante sulla Terra. Tranne la Cina, che usa la piattaforma TencentQQ, ci siamo dentro tutti. Ci sono il Papa Francesco, [Barack] Obama che usa persino un selfie stick (oggetto da cui parte tutta l’analisi di Giuseppe Riva con la domanda «Perché compriamo un tale oggetto?») Francesco Totti dopo il gol del derby e tutti i divi, da Ellene DeGeneres a Kevin Spacey a Brad Pitt e Julia Roberts, della notte degli Oscar 2014. (Alessandra Spinelli, Messaggero, 10 ottobre 2016, p. 20, Società).
- Espressione inglese composta dai s. selfie e stick ‘bastone’.
> asta per selfie, bastone da selfie.