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PERLMAN, Selig

di Filippo BARBANO - Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
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PERLMAN, Selig

Filippo BARBANO

Teorico dell'azione sindacale e storico del movimento operaio, nato a Białystok (Polonia) il 9 dicembre 1888; in Italia dal 1906 al 1907; negli S. U. A. dal 1908, naturalizzato nel 1913; dal 1927 al 1959 prof. all'universitމ del Wisconsin.

Le concezioni del P. continuano quella vasta corrente di pensiero economico che contribuì allo sviluppo delle scienze sociali americane ed è legata ai nomi di T. Veblen, J. R. Commons. W. C. Mitchell, cioè il cosiddetto "istituzionalismo", nato dalla società industriale americana al suo sorgere ed affermante che le scelte economiche ed i relativi comportamenti, oltreché non essere motivabili con meri calcoli logici di tornaconto, emergono da complessi fattori strutturali (istituzioni), ovvero da comportamenti di gruppo che condizionano la volontà umana in un certo contesto socioculturale. Pur riconoscendo a C. Marx la priorità delle analisi delle "strutture" economiche, il P. capovolse la credenza marxistica che, nella evoluzione del movimento operaio, la "coscienza" di classe "ascenda" dal fatto associativo e dall'unionismo. Il P. operò tale capovolgimento riflettendo sia sulle esperienze del movimento operaio americano ai tempi di Strasser-Gompers, sia sul fallimento dei socialisti nella Federazione Americana del Lavoro e degli Industrial Workers of the World. Nel quadro di una società pluralistica, caratterizzata dalla presenza di partiti, sindacati operai e società per azioni, il P. concepì quel tipo di azione sindacale che è la contrattazione come un mezzo tecnico con il quale classi e gruppi sociali (anche non solo in senso e per finalità economiche) esercitano una pressione onde ottenere una sempre più larga partecipazione al potere sociale; la contrattazione è altresì per il P. un principio profondamente diverso da quello della lotta di classe, in quanto esso è basato non sulla soppressione delle classi ma sulla naturale esigenza di porle a parità di condizioni di esercizio del potere sociale e politico.

Opere principali: History of Trade Unions in the United States (Londra-New York 1923); Organised labor of four continents (ivi 1928, in collabor.); A theory of the labor movement (ivi 1928; trad. it., Firenze 1956); Documentary history of the American industrial society (ivi 1918, in collab.); History of labor in the United States (ivi 1935, in collab.); The principle of collective bargaining, in The annals of the Amer. Acad. of political and social science, marzo 1936; Post war problems (1944, in collab.).

Vedi anche
NATO Sigla dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (in inglese, North Atlantic Treaty Organization). operaio Lavoratore subordinato che esplica mansioni prevalentemente manuali, diverse a seconda delle varie specializzazioni e della preparazione tecnico-pratica, per il corrispettivo di una retribuzione detta comunemente salario; è in genere distinto dall’impiegato, di cui si considera come caratteristica la ... rivoluzióne industriale rivoluzióne industriale Trasformazione delle strutture produttive e sociali determinata dall'affermazione di nuove tecnologie. la prima rivoluzione industriale Gli inizi della rivoluzione industrialei. sono collocabili in Inghilterra tra gli ultimi decenni del 18° e la prima metà del 19° secolo. Il suo ... comportamento In generale, modo di comportarsi di un individuo, soprattutto in determinate situazioni, nei rapporti con l’ambiente e con le persone con cui è a contatto. psicologia Il complesso coerente di atteggiamenti assunti in reazione a determinati stimoli, o l’attività di un soggetto nelle sue manifestazioni. ...
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