SELLÉS y ANGEL, Eugenio
Drammaturgo spagnolo, nato a Granata il 4 aprile 1844, morto a Madrid il 12 ottobre 1926. Laureatosi in legge a Madrid, si trasferì a Burgos per esercitarvi l'avvocatura. Ma finì col dedicarsi al giornalismo, stabilendosi a Madrid nel 1869. Marchese di Gerona e visconte di Castro y Orozco, fu governatore di provincia a Siviglia e Granata.
Nel campo della letteratura politica, il suo unico libro degno di menzione è La política de capa y espada (1876), che raccoglie una serie di articoli demolitori di vecchi pregiudizî, scritti in uno stile conciso e plastico. Ma il S. è noto soprattutto per la sua produzione teatrale di carattere verista e moraleggiante, intensamente emotiva e quasi sempre a tesi. Il suo capolavoro è El nudo gordiano (1878), che prospetta il problema dell'adulterio e del divorzio. Notevoli anche i drammi storici: La torre de Talavera (1877), Maldades que son justicias, El celoso de su imagen, Cleopatra. Tra le altre sue principali opere, vanno citate: Las vengadoras; Los domadores; La mujer de Loth; La vida pública; Los caballos (satira dialogata), ecc. Il suo Teatro è raccolto in due volumi (Madrid 1877-78). Il figlio, omonimo, nato a Villarta de los Montes (Badajon) il 21 marzo 1871, è anch'egli drammaturgo e giornalista.