BOEMA, SELVA (in cèco Český les; A. T., 59-60)
Nota nell'antichità col nome celtico di Gabreta Silva, nel Medioevo è detta Silva Aquilonaris e anche, dal principio del sec. X, Silva Bohemica, denominazione che dal Quattrocento diviene comune. È la montagna che cinge da SO. la Boemia e la separa dalla Baviera, facendo anche da spartiacque tra il Danubio e la Moldava, cioè tra il Mar Nero e il Mare del Nord. In linea d'aria è lunga circa 250 km. La larga (15-20 km.) e poco elevata area d'affondamento (m. 451 s. m.) che forma lo storico corridoio di Furth o di Domažlice (Taus), la divide in due parti: una settentrionale, detta anche Selva Bassa di Boemia, o Selva dell'Alto Palatinato (v. baviera), e una meridionale, chiamata Selva Alta di Boemia; i Cèchi la chiamano Šumava, mentre dànno anche alla sola Selva del Palatinato il nome di Selva Boema (Český les). La Selva meridionale è divisa dalla Valle del Regen in due massicci principali e paralleli: la Selva Bavarese o Anteriore più vicino al Danubio (v. baviera) e più a NE., la Selva Posteriore più elevata, più particolarmente chiamata Selva Boema (Böhmervald) nell'uso tedesco. In questa si possono riconoscere parecchie catene parallele separate l'una dall'altra da lunghe valli.
Il rilievo presenta forme assai dolci e le cime sono poco prominenti e per lo più formate dai cosiddetti "mari di massi" (Blockmeere) e da dirupi granitici di particolare resistenza al disfacimento; molto spesso esse si specchiano in laghetti, che sono circhi glaciali allineati sui mille metri a segnare un antico limite di nevi persistenti. La Selva Boema Settentrionale o Selva del Palatinato, raggiunge il punto più alto nel Čerchov (Schwarzkoppe: 1039 m.), situato subito a N. del corridoio di Furth; perciò, se consideriamo la Selva Boema in tutta la sua lunghezza, cioè nel senso lato della denominazione, troviamo la maggiore altezza nella parte mediana. Il punto più alto è infatti il grande Atber (1457 m.) in territorio bavarese. Sul versante bavarese si hanno precipitazioni considerevoli (1000 mm.) distribuite in ogni stagione, mentre sul versante boemo esse sono prevalentemente estive e meno abbondanti. L'estate piovosa rende le coltivazioni aleatorie di scarso rendimento, mentre favorisce la praticoltura e l'allevamento del bestiame, specie nella Selva meridionale; ma in generale è grande la superficie lasciata ai boschi di abeti e di pini.
Bibl.: Bayberger, Geographisch-geologische Studien aus dem Böhmerwald, in Petermanns Geographische Mitteil., supplemento 81; M. Mayr, Die Siedlungen des bayerischen Anteils am Böhmerwald, in Forschungen zur deutschen Landes- und Volkskunde, XIX (1911); Müller, Der Böhmerwald und seine Stellung in der Geschichte, Strasburgo 1904; P. Wagner, Die Seen des Böhmerwaldes, in Wissenschaftliche Veröffentlichungen des Vereins für Erdkunde zu Leipzig, IV (1899).