selvatico (salvatico)
È È usato col senso di " pertinente alla selva ", in Pg XXIX 5 come ninfe che si givan sole / per le salvatiche ombre... / [Matelda] si mosse contra 'l fiume. È
È detto di animale che vive in libertà: Adrasto... vide... Tideo coverto d'un cuoio di porco selvatico (Cv IV XXV 6): cfr. Stazio Theb. I 488-490).
In senso figurato è riferito, come predicativo, al montanaro che si turba / ... e rimirando ammuta, / quando rozzo e salvatico [" non essendo stato mai che tra selve ", Lombardi] s'inurba (Pg XXVI 69). Più ampiamente nelle Similitudini dantesche di L. Venturi (citato da Scartazzini-Vandelli): " rozzo, quanto alle parole e agli atti; selvatico, per quel modo ombroso e quasi selvaggio, onde pare ch'egli eviti il consorzio degli uomini civili ". Vedi SELVAGGIO.