SEMBLANÇAY, Jacques de Beaune, signore di
Finanziere francese del sec. XVI. Figlio di Giovanni de Beaune, fornitore della casa d'Angoulême, divenne un grande negoziante e collaborò alla politica di risollevamento economico di Luigi XI. Dirigente della più importante casa commerciale di Tours, il S. fu tesoriere generale della regina Anna di Bretagna dopo il matrimonio di questa con Carlo VIII (1491). Nel 1495 diventò "generale delle finanze" della Linguadoca. La sua circoscrizione si allargò poi al Lyonnais, Forez-Beaujolais, al Delfinato alla Provenza, e infine alla Linguadoil (1509), affermando così la sua potenza non solo nell'amministrazione fiscale, ma anche in quella economica di più di due terzi del regno. Conservò il favore della regina Anna, poi si accaparrò quello di Luisa di Savoia, che assicurò la sua prosperità dal 1515 al 1523, affidandogli l'amministrazione delle sue terre, e concedendegli la baronia di Semblançay. Pure senza avere un nuovo titolo - di fatto egli non fu sopraintendente alle finanze -, impose la sua volontà nel finanziamento delle guerre e delle varie spese volute da Francesco I. Ma sino dal giugno 1521 la sua situazione era in pericolo: dovette chiedere dei prestiti a dei privati, poiché i banchieri lionesi si erano stancati di prestare senza essere rimborsati: il re e la regina madre gli dovevano più di 600.000 lire. Egli chiese delle garanzie nel momento in cui la guerra era generale, e la sua situazione finanziaria diventò quasi tragica. Perciò il re il 17 gennaio 1523 istituì una commissione con l'incarico di liquidare i conti in sospeso, e un "tesoriere del risparmio", indipendente dai generali delle finanze: era il principio dello sfavore di Semblançay, il quale, richiesto di rendere conto della sua amministrazione, non fu in grado di fornire tutti i documenti necessarî. Si giunge ciò non ostante ad una liquidazione accettabile, ma, lasciato senza rimborso, S. si trovò alle prese con i creditori del re, verso i quali egli si era portato garante. L'assalto fu diretto dal cancelliere Duprat, consigliere di Luisa di Savoia, e il 13 gennaio 1527 S. fu arrestato. Nonostante il suo appello al re, fu condannato a morte il 9 agosto e impiccato a Montfaucon l'11.
Cortigiano arrendevole, abile nel maneggiare i denari, rappresentante tipico della plutocrazia borghese, S. non seppe sempre fare distinzione tra i denari suoi e quelli dello stato, che tuttavia servì attivamente.
Bibl.: A. de Boislisle, S. et la surintendance des finances, in Annuaire-Bull. de la Societé d'hist. de France, Parigi 1882; Alf. Spont, S., Parigi 1895.