BUDENNYJ, Semen Michajlovič
Rivoluzionario bolscevico, maresciallo dell'armata rossa, nato nel 1883 da famiglia di contadini, autodidatta. Partecipò come soldato alla guerra russo-giapponese e come sottufficiale alla prima Guerra mondiale. Scoppiata la rivoluzione del febbraio 1917, esercitò efficace opera disgregatrice fra le truppe del fronte occidentale e fu presidente di varî comitati reggimentali e più tardi divisionali. Nel 1919 si iscrisse al Partito comunista. Fu il principale organizzatore della cavalleria rossa nel periodo della guerra civile e di questa stessa arma comandò dapprima una divisione, poi un corpo d'armata. Nel gennaio-febbraio 1919 intorno a Carycin (ora Stalingrado) sconfisse ripetutamente la cavalleria del generale Krasnov. Nell'ottobre 1919 sbaragliò, nella zona di Voronež, le truppe di due generali bianchi agli ordini di Denikin, facendo perciò fallire il piano di quest'ultimo mirante a conquistare Mosca dal sud. In seguito a questa vittoriosa azione fu nominato comandante della I armata di cavalleria ed impiegato sui fronti del Don e del Caucaso, agli ordini del generale Vorošilov. Nell'aprile 1920 passò sul fronte polacco e costrinse gli avversarî a sgombrare l'Ucraina e Kiev, penetrando in Galizia fino a Leopoli. Nel settembre dello stesso anno partecipò alle operazioni sul fronte meridionale, collaborando alla liquidazione delle forze del generale Wrangel dislocate in Crimea. A riconoscimento delle sue imprese la città di Birjuč (governatorato di Voronež) fu ribattezzata col suo nome. Più tardi fu eletto membro del comitato esecutivo centrale del Partito comunista bolscevico. Nel 1941, allo scoppio della guerra tra URSS e Germania, fu scelto come comandante supremo del fronte sud-occidentale (compreso tra le paludi del Pripet e il Mar Nero). Ebbe ai suoi ordini 70 divisioni di fanteria, 13 divisioni motorizzate e 13 brigate corazzate. Le sue truppe, superiori di numero ma inferiori in armamento e istruzione, dovettero lentamente ripiegare, sgombrando quasi tutta l'Ucraina e subendo notevoli perdite. Il 23 ottobre 1941 fu dispensato dal comando e sostituito col maresciallo Timošenko. Da allora non prese più parte ad azioni belliche. Vive attualmente a Mosca.