semiosi
Nella semiotica di Peirce, il processo interno all’universo semiotico, di continua riformulabilità dei significati dei segni: un segno sta per un ‘oggetto’ solo perché la sua funzione di rappresentanza può essere espressa da un altro segno, detto interpretante, che la riformula possibilmente in modo più esplicito; la s. è allora la riorganizzazione continua del nesso segno-‘oggetto’, il quale consiste appunto in tale riorganizzazione, dando luogo a una s. illimitata. In Morris il termine designa il processo in cui qualcosa funziona come segno. Nella prospettiva di Morris, s. ha tre dimensioni e quattro fattori: i fattori sono ciò che agisce come segno (veicolo segnico), ciò cui il segno si riferisce (designatum), chi usa un segno (interprete) e l’effetto prodotto dal veicolo segnico, come segno, sull’interprete (interpretante); le dimensioni della s. sono la semantica (analisi dei rapporti dei segni con gli oggetti cui si riferiscono), la pragmatica (analisi dei rapporti dei segni con gli interpreti) e la sintattica (analisi dei rapporti dei segni tra loro).