sempiterno
Aggettivo usato prevalentemente nel Paradiso col senso di " che dura eterno ", " che non avrà fine ", a proposito però di cose che hanno avuto un inizio nel tempo: sempiterne rose (Pd XII 19) sono detti gli spiriti sapienti; come sempiterne fiamme (XIV 66) appaiono i beati nei cieli; con sustanze sempiterne (XXVI 39) un filosofo (assai probabilmente Aristotele) designa le anime immortali; sempiterna intelligenzia corrisponde a intelligenza angelica; primavera sempiterna (XXVIII 116), in opposizione alla terrena, è quella che fiorisce perpetuamente nel Paradiso; sempiterna (XXX 124) viene dichiarata la candida rosa. La locuzione avverbiale in sempiterno, " per l'eternità ", si registra in Cv III V 7 e If XXX 96.
Diverso il caso di Pd XIX 58 (la giustizia sempiterna), dove l'attributo, riferendosi alla giustizia divina, sembra specificare una durata fuori del tempo, illimitata, senza inizio e senza fine (cfr. Is. 40, 28; Ierem. Proph. 10, 10). V. anche ETTERNO.