SENLIS (A. T., 32-33-34)
Città della Francia settentrionale, capoluogo di circondario nel dipartimento d'Oise, con 7255 ab. (1931). È in bella posizione sulla riva destra della Nonette, subaffluente dell'Oise, in una vallata circondata dalle vaste foreste di Halatte, di Chantilly, di Ermenonville. È sede di sottoprefettura, di tribunale di prima istanza e di commercio, ha scuole primarie e secondarie. Ebbe nei secoli passati un'attività industriale assai notevole e fu importante centro di commercio; oggi invece non ha che una modesta attività industriale data da alcune cave di pietra, forni da calce, mulini, segherie. L'orticoltura è la ricchezza dei suoi sobborghi che forniscono a Parigi primizie d'ogni genere. Per le comunicazioni è servita da alcune linee della rete del Nord che la collegano a Parigi e dintorni.
Monumenti. - Senlis conserva ancora del periodo romano la cinta, una delle più complete rimaste in Francia, e il circo (ellisse di m. 75 per m. 68). La chiesa di Notre-Dame, antica cattedrale, incominciata nel 1153, fu consacrata nel 1191. In seguito ha subito modificazioni importanti: alla metà del sec. XIII la costruzione del transetto costrinse a un rimaneggiamento delle campate centrali; nel sec. XVI, dopo un forte incendio, furono rifatte le vòlte. Della chiesa primitiva non resta dunque che la parte bassa. La caratteristica essenziale dell'alzata era, come a Parigi e a Laon, il matroneo che girava torno torno. All'esterno la facciata principale si apre tra due torri, di cui quella a destra è sormontata da una guglia alta 78 m. (sec. XIII), ed è il più bel campanile gotico dell'Ile-deFrance. Il portale principale (dal 1185 al 1191) è un monumento importantissimo della scultura francese, con i suoi rilievi rappresentanti la Morte e l'Assunzione della Vergine nell'architrave, l'Incoronazione nel timpano, capolavori di commozione, di leggerezza e di vita. Questo portale fu spesso imitato tra il 1185 e il 1220, e in modo particolare a Mantes, Chartres, Reims e Laon. I portali laterali sono del sec. XVI. La maggior parte delle altre chiese antiche di Senlis sono state tolte al culto. Senlis possiede anche molte vecchie case tra cui l'albergo dei Trois Pots (sec. XIII), la dimora dell'Haubergier (sec. XV). Il municipio risale al 1495. Nella casa dell'Haubergier è ora il museo regionale di Senlis (ex voto galloromani, sculture medievali, porcellane di Chantilly).
Storia. - Centro celtico, fu in origine, sotto il nome di Ratamaras, capoluogo della tribù dei Silvanectes. Romanizzato, prese il nome di Augustomagus e fu devastato durante la grande invasione del principio del sec. V. La città fu incorporata nei regni di Clodoveo, Childeberto, Clotario I. Più tardi vi furono dei conti: il solo un poco conosciuto è Bernardo, che nel 946 e 948 sostenne il suo sovrano, Ugo di Francia, contro il re Luigi IV di Oltremare. È probabile che questa dinastia comitale scomparisse per mancanza di eredi diretti, e la contea tornasse alla casa sovrana dei Capetingi. Nel 1173 Luigi VII concesse a richiesta di Guy le Bouteilier, uno dei signori della città, uno statuto comunale agli abitanti, i quali, del resto, vendettero i loro diritti ai borghesi. I signori ecclesiastici fecero lo stesso, ma più lentamente e si misero pure d'accordo con i borghesi di Senlis. L'amministrazione della città finì con diventare onerosa per la comunità; perciò, dietro richiesta dei borghesi, il comune fu soppresso con decreto del parlamento del 16 febbraio 1320. Dopo il 1320 e sino alla fine dell'antico regime, l'amministrazione della città non si fece notare per nessuna particolarità. La città, presa dai Borgognoni, fu resa al duca d' Orléans nel 1413, ripresa e restituita al re definitivamente nel 1429. Nel 1475, il 9 ottobre, un trattato fu firmato fra Luigi XI e il duca di Bretagna; il 23 maggio 1493 tra Carlo VIII e l'imperatore Massimiliano. Il possesso reale di Senlis nel 1576 fu dato in dote a Maria Stuarda, in seguito dato in pegno alla duchessa di Montpensier, a Margherita di Navarra, poi alla famiglia di Èpernon. Dopo l'assassinio dei Guisa, Senlis si ribellò a Enrico III: attaccata dal duca d'Aumale, fu salvata da La Noue e nell'anno 1598 riconobbe Enrico IV. Nei tempi moderni la vita di Senlis è stata estremamente calma. Questa città non ha fatto parlare di sé che all'epoca dell'invasione tedesca nel 1914.
Bibl.: V. Chevalier, Topobibliographie, II, Montbéliard 1903, coll. 2921-23; F. Vercauteren, Étude sur les civitates de la Belgique seconde, Bruxelles 1934; J. Flammermont, Histoire des institutions municipales de Senlis, Parigi 1881; E. Muller, Senlis et ses environs, Senlis 1896; É. Mâle, Le portail de Senlis et son influence, in Revue de l'art ancien et moderne, XXIX (1911), pp. 161-76; M. Aubert, Senlis, 2ª ed., Parigi 1922.