sensibilmente (sensibilemente)
Qualifica un verbo che denoti un'azione dei sensi, o rientrante comunque nell'ambito della sensibilità.
Unito a ‛ vedere ', in Vn XXVI 4 acciò che non pur coloro che la poteano sensibilemente vedere, ma li altri sappiano di lei, allude principalmente al senso della vita; ma non è escluso, in questo e negli altri luoghi, un più generico riferimento all'esperienza sensibile: cfr. in particolare Cv II III 13 lo quale [equatore] igualmente in ciascuna parte de la sua revoluzione è rimoto da l'uno polo e da l'altro, come può sensibilmente vedere chi volge un pomo, o altra cosa ritonda, ma anche il § 6 sensibilmente e ragionevolmente è veduto il sito dei nove cieli, dove però, nonostante la contrapposizione s.-ragionevolmente, il riferimento alla vista è esplicito: sì come ne lo eclipsi del sole appare sensibilmente la luna essere sotto lo sole, e sì come per testimonianza d'Aristotile, che vide con li occhi, ecc.
In I XIII 9 l'amistà s'accresce per la consuetudine, sì come sensibilmente appare, la locuzione ‛ apparire s. ' vale " risultare dall'esperienza ". In III XV 11 la bellezza de la sapienza, che è corpo di Filosofia... resulta da l'ordine de le virtudi morali, che fanno quella piacere sensibilmente, si può ritenere che l'uso della locuzione ‛ piacere s. ' sia legato alla personificazione della Filosofia-Donna gentile (cfr. §§ 2-3); ma qui si vuole affermare che l'esercizio delle virtù morali, nel suo ordinato esplicarsi, contribuisce a rendere gradita e accetta anche ai sensi (alla sensibilità) la sapienza e quindi la Filosofia.
In assoluto, in If II 15 [Enea] ad immortale / secolo andò, e fu sensibilmente, cioè con il corpo.