SERASSI
Famiglia di organari che tenne il primato della costruzione italiana per circa 150 anni. Continuando l'indirizzo organario italiano, che aveva visto nascere verso gli albori del 1700 l'organo da concerto (inteso nel significato di organo atto a eseguire il concerto settecentesco, genere musicale che richiedeva sonorità ben differenti da quelle imposte dalla tecnica polifonica classica o dalla tecnica organistica della scuola bachiana), i S. trasformarono lo strumento in maniera da rispondere perfettamente alle esigenze della composizione organistica del tempo.
Il fondatore dell'officina fu Giuseppe (nato a Cardano nel 1694, morto a Crema il 1° agosto 1760); noto per i tentativi di perfezionare le caratteristiche strumentali di qualche registro come la flutta e l'oboe. Il figlio Andrea Luigi (nato a Bergamo il 19 maggio 1725, ivi morto nel 1799) dedicò particolari cure al miglioramento delle ance, non trascurando la meccanica dello strumento, col generalizzare l'uso del tiratutto. Ma solo Giuseppe Antonio (nato a Bergamo il 16 novembre 1760; ivi morto il 19 febbraio 1817), figlio di Andrea Luigi, riesce con le sue geniali innovazioni a portare l'organo italiano del primo romanticismo al massimo sviluppo: risolve il problema dell'organo a distanza con l'invenzione di un meccanismo sotterraneo applicato nella costruzione dell'organo della chiesa di S. Alessandro in Colonna a Bergamo (1781). Perfeziona il somiere a vento o a ventilabrini (somiere Serassi). Spinge l'estensione della tastiera fino a raggiungere i 69 tasti. Il complesso fonico dello strumento acquista una caratteristica impronta di brillante sonorità.
G. A. ha pubblicato il Catalogo degli organi fabbricati da Serassi di Bergamo (in 8° di 20 p., 1815); Descrizioni e osservazioni di G. S. di Bergamo pel nuovo organo posto nella chiesa del SS. Crocefisso dell'Annunziata di Como (Como 1808) e Lettere sugli organi (Bergamo 1816), nei quali scritti si professa un imitatore degli Antegnati.
La tradizione familiare fu continuata dal figlio Carlo (1777-1849) che ebbe a collaboratori i fratelli G. Andrea (nato nel 1776) e Giuseppe Federico (1784-1849). A Carlo si deve l'introduzione della terza mano corrispondente al moderno accoppiamento d'ottava. Solo con la morte di Ferdinando (1° agosto 1894) scompare definitivamente dal campo organario italiano il nome dei Serassi, già di fatto tramontato prima, poiché, nell'ultimo periodo di vita della ditta, la fabbrica era tecnicamente diretta dal Giudici e dal Locatelli.
Fra le opere più grandi e note costruite dai Serassi, oltre i ricordati, ebbero particolare rinomanza gli organi della chiesa ducale di Colorno (1796), della chiesa parrocchiale di Urgnano (1808), di S. Gaudenzio di Novara (1827) e di S. Maria Maggiore di Trento (1827).
Bibl.: G. B. Castelli, Catalogo degli organi di chiesa costruiti a tutto l'anno 1858 dall'I.R. Fabbrica Nazionale privilegiata dei fratelli S. in Bergamo, Bergamo 1858; G. B. Cremonesi, Biografia di C. S., ivi 1849; G. B. Giovio, Pel nuovo organo, opera dei Signori S. nel santuario del Crocefisso, Como 1808; G. I. Locatelli, in Bollettino della civica biblioteca di Bergamo, parte speciale, II (1908); A. Zieger, La costruzione del nuovo organo di Santa Maria per opera dei S., in Scritti di storia organaria per il restauro dell'organo di Santa Maria maggiore in Trento, Trento 1925.