Filosofo, teologo ed economista russo (Liven´, Orël, 1871 - Parigi 1944), amico di N. Berdjaev, fu dapprima marxista, e insegnò economia politica alle univ. di Kiev e Mosca. Ordinato sacerdote (1918), esiliato (1922), riparò (1923) a Praga, e dal 1925 alla morte fu il decano dell'Istituto russo di teologia ortodossa di Parigi. Come teologo ha elaborato una teoria di ispirazione neoplatonica circa il ruolo demiurgico di un'ipostasi divina, la Sofia, assimilabile all'anima del mondo. Questa teoria gli procurò l'accusa di eresia e la condanna da parte della Chiesa dissidente di Mosca (1935). Tra i suoi scritti: Kapitalizm i zemledelie ("Capitalismo ed economia terriera", 2 voll., 1900); Problemy idealizma ("Problemi dell'idealismo", 1902); Die Tragödie der Philosophie (1927); Du Verbe Incarné (1944).