PROKOF′EV, Sergej Sergeevič
Compositore e pianista, nato a Sonzovka nel distretto di Ekaterinoslav, ora Dnepropetrovsk (Russia) l'11 aprile 1891. Ebbe lezioni private da S. Taneev e Glier, indi studiò al Conservatorio di Pietroburgo (Ljadov, Withol e Rimskij-Korsakov). Per il pianoforte fu allievo di Anna Essipova. Nel 1910 col suo primo concerto per pianoforte e orchestra vinse il premio Rubinstein. Dimorò in Russia sino al 1917, poi iniziò i suoi giri di concerti che lo portarono a vivere successivamente negli Stati Uniti, a Londra e, finalmente, a Parigi.
Il P. ha scritto per il teatro le opere Il giocatore (da Dostoevskij), rifatta nel 1926 e rappresentata nel 1931, L'amore delle tre melarance (da Gozzi) rappresentata a Chicago nel 1921, L'angelo di fuoco (1922-25) e i balletti Il buffone (Parigi 1921), Il passo d'acciaio (ivi 1927), Il figliuol prodigo (ivi 1929) e Sur le Borysthène (ivi 1933). Per orchestra ha composto cinque concerti per pianoforte, un concerto per violino, la Suite Scita (1914), due Sinfonie (1917-1925), l'Ouverture su temi ebraici, ecc. Inoltre è autore di musica strumentale da camera (fra cui il Quintetto op. 39 per oboe, clarinetto, violino, viola e pianoforte), di liriche vocali e di pezzi pianistici. Nonostante qualche accenno, soprattutto nelle pagine giovanili, a un certo pittoresco russo, tutta l'opera di P. è orientata verso il classicismo e in qualche modo anticipa le tendenze neoclassiche dei compositori occidentali: con la differenza che nel russo questo gusto dell'ordine e del razionale sembra connaturato nel temperamento e perciò dà frutti meno aridi e si esprime in un lirismo asciutto non privo di seduzione.
Bibl.: B. de Schloezer, S. P., in La Revue musicale, luglio 1921; L. Sabaneev, S. P., in Modern Russian Composers, Londra 1929.