• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

Stratanovskij, Sergej

Lessico del XXI Secolo (2013)
  • Condividi

Stratanovskij, Sergej


Stratanovskij, Sergej. – Poeta russo (n. Leningrado, oggi San Pietroburgo, 1944). Studia letteratura francese e russa presso l’università della città natale, nella quale prende a frequentare gli ambienti culturali e,  a partire dal 1968, a scrivere versi che pubblica esclusivamente sulle riviste samizdat leningradesi e poi in Francia; nel 1985, seppure in un volume collettivo, alcune poesie appaiono per la prima volta a stampa in Russia. Da allora, con la democratizzazione del Paese, pubblica con regolarità su diverse riviste e finalmente nel volume Stichi (1993; «Versi»), che raccoglie le poesie scritte in decenni di semiclandestinità. Insignito di diversi premi, membro dell’Unione scrittori di San Pietroburgo e autore di saggi e articoli di critica letteraria, pubblica T’ma dnevnaja («Buio diurno») nel 2000, anno in cui il breve soggiorno in Italia consentitogli da una borsa erogata dal Fondo Brodskij gli ispira Stichi, napisannye v Italii («Versi scritti in Italia»). Tradotto nelle principali lingue, accentua la sferzante efficacia dei suoi versi nella breve silloge Rjadom s Čečnëj (2002; «Accanto alla Cecenia») e poi nella più organica Na reke neprozračnoj (2005; «Sul fiume torbido»). L’ampia scelta dei suoi versi compiuta nell’antologia Buio diurno (2009) ha contribuito a diffondere anche in Italia la sua poesia al tempo stesso colta e tagliente, in cui le maschere bibliche e i riferimenti letterari alludono ai conflitti più urgenti del nostro tempo.

  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali