SERGIO I papa, santo
Alla morte di papa Conone, S., siro d'origine per quanto nato a Palermo, eletto e consacrato probabilmente il 15 dicembre 687, vide contrastata la sua elezione dall'arcidiacono Pasquale e dal presbitero Teodoro, eletti da quelle fazioni che avevano turbato il breve pontificato di Conone. Ma S. riuscì presto a vincere queste opposizioni agendo anzi da pacificatore delle fazioni in lotta. Nell'autunno 691 fu tenuto a Costantinopoli, riunito da Giustiniano II, un concilio al quale parteciparono, senza avere peraltro, sembra, veste ufficiale, gli apocrisiarî del papa. Il concilio (il famoso concilio trullano o quinisesto o in trullo: v. trullano, concilio) si risolse in un abile tentativo per imporre a Roma la disciplina della chiesa bizantina in parecchi punti in cui esse divergevano e soprattutto di rinnovare il famoso canone 28 del concilio di Calcedonia che poneva sul piede di eguaglianza le due sedi di Roma e di Costantinopoli. I legati papali si lasciarono abbindolare, ma quando gli atti furono inviati a S., questi si rifiutò decisamente di accettare le decisioni del concilio. Giustiniano II ricorse allora alle misure di forza: un funzionario imperiale fu incaricato di arrestare i due presunti istigatori del papa, Giovanni vescovo di Porto e il consigliere Bonifacio. Quindi il protospatario bizantino, Zaccaria, fu incaricato di arrestare il papa e di condurlo a Costantinopoli. Ma la rivolta delle truppe bizantine di Ravenna e della Pentapoli, che marciarono su Roma per difendere il papa, impedì che si ripetesse il triste caso di San Martino I e S. fu anzi costretto a difendere Zaccaria dall'ira degli insorti. S. mantenne ottimi rapporti con Pipino di Heristal e favorì la conversione dei Frisoni, consacrando vescovo di quei popoli S. Willibrord (695). Morì a Roma l'8 settembre 701.
Bibl.: Ph. Jaffè, Regesta, I, Lipsia 1881, pp. 244-45; Liber pontificalis, a cura di L. Duchesne, I, Parigi 1886, pp. 371-92.