SERGIPE (A. T., 155-156)
Stato costiero del NE. del Brasile, che confina a N. con lo stato di Alagôas, da cui lo divide il corso inferiore del Rio São Francisco, e a O. e a S. con quello di Bahia; il confine con quest'ultimo è segnato dal Rio Real e da una linea piuttosto irregolare, che dalle sorgenti di detto fiume corre a raggiungere il São Francisco presso la confluenza di un piccolo tributario, il Rio Xingo. A oriente la costa Atlantica si stende bassa e uniforme per 155 km., intaccata soltanto dalle foci dei fiumi, le quali però offrono accessi assai mediocri perché ostruite da barre sabbiose.
Il territorio comprende dapprima una vasta zona pianeggiante che dal mare si allarga verso l'interno per una sessantina di km., formata di depositi del Permico e del Cretacico (scisti, calcari, arenarie), in parte ricoperti da formazioni terziarie sabbiose: segue quindi il penepiano cristallino dell'Arcaico (gneiss, micascisti) che affiora in una non ampia sezione tra il Rio Real e il Vasa Barris e occupa tutta la regione nord-occidentale tra il Vasa Barris e il São Francisco, dove però le due formazioni sono separate dalla Serra da Itabaiana, una cresta monoclinale di quarziti del Paleozoico antico serrata e stretta nell'imbasamento arcaico; le quarziti primarie verso oriente affondano direttamente sotto la zona costiera.
Il clima, naturalmente caldo, presenta temperature assai elevate, mitigate tuttavia lungo la costa e sulle pendici delle Serre dai venti marini. La piovosità sufficiente o abbondante nella regione pianeggiante costiera, diviene assai scarsa sull'altipiano interno, dove in conseguenza la vegetazione si riduce a un cespugliato di arbusti spinosi, di erbe, e di specie caratteristiche, come gli alberi bottiglia (barriguda) che formano la cosiddetta caatinga.
I fiumi sono di scarsa importanza, a regime incostante e navigabili solo nell'ultima parte del loro corso, dove sono risaliti dalla marea; tuttavia le loro valli sono le regioni più fertili e più coltivate. Principale è il Vasa Barris o Rio Irapiranga, lungo 530 km., che nasce nel territorio di Bahia e sulla cui foce si trova São Christovão, già capitale dello stato. Segue il Rio Cotinguiba o Sergipe, da cui lo stato ha preso il nome, e che attraversa la zona più sviluppata e più popolata: alla foce del Cotinguiba, a 12 km. dalla costa sorge Aracajú, la capitale, bella cittadina con 52.056 ab. nel 1933, che si allarga tra la riva del fiume e una bassa collina e che, grazie ai recenti progressi dello stato, si è trasformata in un centro attivo di industrie e di traffici, fornito di servizî pubblici modernamente attrezzati e di buoni istituti per l'insegnamento medio e superiore. Aracajú è anche il porto più attivo, benché accessibile soltanto a navi di quattro metri di pescaggio, e nel quinquennio 1927-31 ebbe un movimento medio annuo di tonn. 17.200 all'importazione e di tonn. 44.250 all'esportazione.
Dal punto di vista agricolo si distinguono quattro zone successive a partire dal mare: la zona litoranea bassa e sabbiosa con boschi di manghi e coltivazioni di cocchi, i cui ciuffi verdeggianti interrompono la monotonia della spiaggia e con alcune aree coltivate con cura; l'agreste, fascia di terreni un po' più elevati, ma sempre pianeggianti, detti taboleiros, dove predominano le formazioni sabbiose terziarie poco fertili e coperte da macchie spinose, ma dove si incontrano anche terreni più produttivi specie nelle valli dei fiumi, nelle quali affiorano i depositi del Permico e del Cretacico; segue la zona da Matta, più accidentata, su cui già si stendeva la foresta e che, coi suoi terreni argillosi ricchi di calce e di marne, è assai adatta alle colture in genere e a quella della canna da zucchero in particolare; infine nella regione più interna, sull'altipiano si trova il sertão, la regione delle caatingas e dei campos riservati all'allevamento. Le colture più estese e produttive sono quelle della canna da zucchero, del cotone, della manioca, del mais e del tabacco. Notevole l'allevamento. Lo stato esporta soprattutto zucchero, cotone greggio, tessuti di cotone, olî, tabacco e sale.
La superficie di Sergipe è di appena 21.552 kmq., per cui esso è la più piccola unità della federazione brasiliana, ma la popolazione che era di 477.064 ab. nel 1920, nel 1933 era salita a 572.922 con una densità di 27 ab. per kmq., una delle maggiori del Brasile. I municipî sono 34 e di essi, oltre alla capitale, Aracajú, ricorderemo Laranjeiras, Maroim e Riachuelo, centri agricoli e industriali sul Rio Sergipe e sui suoi affluenti, Itabaiana e São Paulo nella zona serrana e centri di sbocco del sertão, Estancia e Santa Luzia verso il confine di Bahia, Itaporanga e São Christovão sul Vasa Barris.
Una sola ferrovia di 297 km. attraversa il territorio: proviene dallo stato di Bahia e passando per Buguim, Itaporanga e São Christovão arriva ad Aracajú donde per Laranjeiras e Maroim giunge a Propriá sulla riva destra del São Francisco. Strade rotabili salgono dalla costa verso l'interno e una serie di canali congiunge il Rio Cotinguiba o Sergipe con l'Irapiranga e col Japaratuba.