serie matematica
Una s. m. è la somma dei termini di una successione (➔ successione numerica). Se la successione {a1,a2,...,} è infinita, la s. è definita dalla somma infinita a1+a2+..., indicata, in forma più compatta, dal simbolo Ʃ∞n=1an. Generalmente, i termini della s. sono definiti da una qualche formula matematica, come per es. an=1/n2. Si chiama somma parziale di ordine n (n≥1) la somma dei primi n termini della successione, cioè Sn=a1+...+an=Ʃnj=1aj. Poiché Sn è definita per ogni n, si può considerare la successione {Sn} delle somme parziali. Una s. Ʃ∞n=1an si dice convergente se la successione {Sn} delle sue somme parziali converge a un limite finito S, detto la somma della serie. Si dice che la s. diverge se la successione {Sn} diverge a +∞ o a −∞. Si dice infine indeterminata se tale limite non esiste. Condizione necessaria affinché la s. Ʃ∞n=1an sia convergente è che limn→∞an=0. Questa condizione non è però sufficiente: per es., la s. armonica Ʃ∞n=11/n è divergente, sebbene limn→∞1/n=0 . Una s. Ʃ∞n=1an si dice assolutamente convergente se è convergente la s. Ʃ∞n=1|an| che ha per argomento i valori assoluti della successione {an}. Una s. assolutamente convergente è anche convergente. Non vale invece l’opposto.
La s. Ʃ∞n=oxn è chiamata s. geometrica. Per ogni n≥0 si ha Sn=Ʃ∞n=oxn= (1−xn+1)/(1−x). Quindi, tale s. converge a S=limn→∞Sn=(1−x)−1 se |x|<1, mentre è divergente se |x|≥1. Il caso particolare x=1/2 dà come risultato Ʃn1/2n=2.
La serie Ʃ∞n=11/np è divergente se p ≤1 e convergente se p>1. Il caso p=1 corrisponde alla s. armonica, mentre, per es., per p=2 si ha Ʃn1/n2=π2/6.
Può essere scritta nella forma Ʃ∞n=1(bn−bn−1) e la somma parziale di ordine n è uguale a Ʃnj=1 (bj−bj−1)=bn−b0. Essa è convergente se limn→∞bn=b<∞ e tende a S=b−b0.
S. m. i cui addendi sono potenze successive di una variabile x. La s. geometrica è una s. di potenze. Un altro esempio è la s. Ʃ∞n=0xn/n!, dove il simbolo n! (n fattoriale) è dato da n!=n(n−1)(n−2)...2∙1. Quest’ultimo esempio appartiene a un tipo particolare di s. di potenze chiamato s. di Taylor (➔ Taylor, serie di), che è l’espressione di una funzione f (analitica) sotto forma di serie. Quella nell’esempio è la s. di Taylor della funzione f(x)=ex.