ALTAVILLA, Serlone (Sarlone) d'
Fu figlio di Serlone, recatosi a cercar fortuna in Inghilterra. Venuto in Italia, si pose al seguito di suo zio Ruggero, conte di Sicilia, resistendo valorosamente, nel io61, all'attacco dei Messinesi. Altra vittoria riportò nel 1063 a Castrogiovanni, passando poi ad occupare Cerami e partecipando alle operazioni militari culminate nella conquista di Palermo nel 1071.
Per questa decisiva vittoria ottenne in feudo, con Arisgoto di Pozzuoli, metà della Sicilia per la parte ancora ampiamente occupata dagli Arabi. Iniziò audacemente l'offensiva, ma, poco dopo, caduto in un agguato per il tradimento di Ibrahim, potente musulmano di Castrogiovanni, fu ucciso, dopo accanita resistenza su una roccia che da lui prese il nome di Pietra di Serlone. La testa, mandata in Africa a Tamin, fu portata in giro, come trofeo, per le strade di al-Mahdiyya.
Aveva sposato una figlia di Rodolfo, conte di Boiano, di cui però ignoriamo il nome.
Fonti e Bibl.: De rebus gestis Rogerii Calabriae et Siciliae comiuis et Roberti Guiscardi ducis fratris eius, auctore Gaufrido Malaterra,in Rer. Italic. Script.,2 ediz. V i,a cura di E. Pontieri, pp. 6, 9, 24, 29, 31, 53; Amato di Montecassino, Storia de' Normanni,a cura di V. de Bartholomaeis, Roma 1935, in Fonti Per la storia d'Italia,LXXVI, pp. 233, 277, 283; F. Chalandon, Histoire de la domination normande en Italie et en Sicile,I, Paris 1907, pp. 203, 207, 209, 336, 347; M. Amari, Storia de' Musulmani di Sicilia,a cura di C. A. Nallino, III, Catania 1937, passim.