sesso
Complesso dei caratteri anatomici, morfologici, fisiologici e psicologici che determinano e distinguono tra gli individui di una stessa specie i maschi dalle femmine, e viceversa.
Il s. è un attributo di molti organismi viventi ed è in relazione con un sistema di riproduzione (➔), definita sessuale o gamica. Il s. maschile è caratterizzato dalla produzione di cellule germinali (gameti) piccole e generalmente mobili (spermatozoi), quello femminile dalla produzione di gameti di dimensioni maggiori (ovuli), talora molto cospicue per l’accumulo di sostanze di riserva. La riproduzione sessuale consiste, tipicamente, nella unione di un gamete maschile con uno femminile (➔ fecondazione). I gameti sono formati, attraverso il processo della gametogenesi ( ➔), all’interno di particolari organi, detti gonadi (testicoli nell’uomo e ovaie nella donna). La presenza di gonadi dell’uno o dell’altro s. costituisce il carattere sessuale fondamentale o primario; esso può essere associato ad altri caratteri (detti caratteri sessuali secondari), quali la presenza di organi accessori delle gonadi, destinati a facilitarne la funzione, di organi copulatori, che provvedono all’incontro degli elementi germinali dei due s., di organi destinati alle cure prenatali e postnatali della prole, o infine di altri caratteri morfologici, fisiologici, psicologici.
Affinché un individuo della specie umana si sviluppi in un maschio o in una femmina fenotipicamente normale, durante l’ontogenesi deve verificarsi una serie di complessi eventi molecolari e morfologici, nei tempi appropriati e nella sequenza corretta. Il s. genetico dell’embrione è comunque determinato dal suo assetto cromosomico, in primo luogo dalla presenza o assenza del cromosoma Y. Il fatto che individui che possiedono un cromosoma Y, indipendentemente dal numero di cromosomi X presenti, abbiano comunque uno sviluppo in senso maschile, dimostra che nell’uomo il cromosoma Y porta i geni per tale sesso. Poiché il differenziamento sessuale coincide con il differenziamento delle gonadi in testicoli od ovaie, si deduce che uno o più geni del cromosoma Y siano necessari per determinare lo sviluppo della gonade embrionale indifferenziata in testicolo. La gonade maschile a sua volta produce il testosterone e il fattore antimulleriano, ormoni responsabili della regolazione del differenziamento dei genitali interni ed esterni, determinando così il sesso fenotipico. L’assenza del cromosoma Y permette invece il differenziamento della gonade embrionale in ovaio e quindi lo sviluppo dell’individuo in senso femminile. Un gene candidato a codificare il fattore responsabile del differenziamento testicolare è il gene SRY (Sex Region of Y), identificato sul braccio corto del cromosoma Y umano. SRY codifica una proteina nucleare capace di riconoscere specifiche sequenze di DNA e di legarvisi, regolando così l’attività di altri geni. Questo gene da solo non è in grado di assicurare un corretto differenziamento testicolare, ma funziona come un interruttore genetico che inizia la serie di eventi molecolari (attivazione o repressione di un certo numero di geni) che porta alla formazione della gonade maschile.