PETO, Sesto Elio, detto il Furbo (Catus)
Console nel 198 a. C., è considerato come il fondatore in Roma dell'esposizione scientifica del diritto. La sua opera era nota sotto i nomi di ius Aelianum e di Tripertita: denominazione, quest'ultima, allusiva al fatto che si presentava divisa in tre parti, delle quali la prima comprendeva la legge delle XII Tavole, la seconda l'interpretatio, la terza le dichiarazioni solenni da pronunciarsi per affermare o attuare il proprio diritto davanti ai tribunali (actiones, o legis act.).
I nomi dati alle due prime parti non vogliono già dire che nella prima si contenesse il testo dell'antica legge e nella seconda il relativo commento; ma piuttosto che nella seconda parte erano esposti gl'istituti creati non dalla legge ma dalla pratica (designata appunto usualmente col nome d'interpretatio). Non ha avuto fortuna la tesi di E. Lambert, secondo la quale P. avrebbe raccolto sotto il falso titolo di legge delle XII Tavole una serie di massime consuetudinarie di maggiore o minore antichità.
Bibl.: Ch. Appleton, Le testament romain, la méthode du droit comparé et l'authenticité des XII Tables, Parigi 1903; E. Lambert, Études de droit commun législatif, ivi 1903, p. 398 segg.; P. Bonfante, Storia del dir. rom., 3ª ed., Milano 1923, I, p. 256; II, p. 67 segg.; P. De Francisci, Storia del dir. rom., I, Roma 1929, p. 201 segg.; A. Berger, Tabulae duodecim, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., IV A, 1922, col. 1900 segg.