SETÚBAL (A. T., 39-40)
Città del Portogallo meridionale, capoluogo del distretto omonimo, situata 30 km. a SE. di Lisbona, sulla riva destra dell'estuario del Sado. Sorge in posizione assai bella, essendo limitata ad ovest dalla pittoresca Serra da Arrabida (499 m.), che scende a picco sul mare, e ad est dall'ampia e fertile pianura alluvionale formata dal Sado e dai suoi affluenti. La città è esposta all'influenza dell'Atlantico, ha estati fresche (temperatura media di agosto inferiore ai 20°) e inverni miti (temp. media di gennaio superiore agli 8°); le precipitazioni, piuttosto scarse, oscillano tra i 400-800 mm. all'anno. Il vento di SO. soffia in prevalenza in autunno e in primavera.
La città è divisa in due parti dal Rio do Livramento, piccolo fiume che nasce dalla Serra da Arrabida; a est della foce di questo nel Sado è situata la parte antica della città, formatasi intorno alla chiesa di S. Maria e alla Piazza di Quebedo e dell'Esercito; ad ovest invece si è sviluppata la parte più moderna, che ha strade larghe e regolari. La popolazione, che ha subito un considerevole aumento (1920, 37.074 ab.; 1930, 46.398 ab.) è dedita alla pesca, al commercio, all'agricoltura. Tra le colture specializzate meritano di essere ricordate quella degli aranci, che formano un vero bosco intorno alla città, del riso, della vite, delle querce da sughero.
Setúbal è uno dei porti principali del Portogallo per la pesca delle sardine e del tonno (5000 pescatori, 80 battelli a motore, 640 barche a vela) e uno dei centri più rinomati per la preparazione delle sardine e del tonno in scatola. Inoltre gli stagni salati che si estendono sulle due rive del Sado fino ad Alcácer do Sal (40 km. SE. di Setúbal) forniscono un'ottima qualità di sali da tavola. Negli immediati dintorni di Setúbal sorgono importanti stabilimenti per la lavorazione del cemento, dei turaccioli e per la preparazione di fosfati.
Setúbal è collegata da ferrovie a nord con Barreiro e Aldeia Galega, a sud con Alcácer do Sal, Grândola, Faro e Lagos.
Storia. - La Caetobriga dei Romani, fondata dai Fenici e portante un nome celtico dal quale deriva la denominazione attuale, giaceva di fronte al luogo dove esiste la città moderna dall'altra parte del fiume.
Quando Alfonso Enriques, fondatore del regno di Portogallo, conquistò la regione, non rimaneva più nulla dell'antica città e il luogo della nuova Setúbal era in rovina e spopolato. A ripopolarlo furono chiamate genti da Pamela, dove esisteva un castello dei frati dell'ordine di Santiago (Uclés) che difendevano la regione dalle incursioni dei musulmani; la vicinanza di questo castello diede importanza alla nuova borgata. Allorché Giovanni I di Castiglia, pretendente alla corona del Portogallo, s'impadronì di queste terre per assediare Lisbona (1385), una guarnigione castigliana difese il castello di Setúbal contro le forze nazionali comandate da Nuno Alvares capitano del nuovo re portoghese Giovanni I. Dal porto di questa città partì nel 1458 la flotta che Alfonso V conduceva alla conquista di Alcácer-Ceguer (Marocco). Giovanni II risiedeva spesso a Setúbal, e fu qui ch'egli, scoperta la cospirazione del suo cognato duca di Viseu, lo pugnalò di sua mano (1484). Quando nel 1580 Filippo II di Spagna occupò il Portogallo quale successore del re cardinale Enrico, il pretendente Antonio, priore di Crato, ch'era sostenuto dal partito nazionale, si rifugiò a Setúbal, che venne assalita e presa dall'esercito del duca d'Alba. La città soffrì molto per un'inondazione nel 1702, e nel 1755 fu in parte distrutta dal terremoto che rase al suolo Lisbona. A Setúbal sbarco il duca di Terceira, capo dei nazionalisti, che nel luglio del 1833 con un esercito andava a investire Lisbona allora nelle mani del re assolutista Miguel. Nell'aprile del 1834 la città fu assalita dalle forze migueliste, che però furono respinte. Sull'altura del Viso, a Setúbal, si combatté la battaglia finale d'un'altra guerra civile, chiamata della Maria della Fonte (1° maggio 1847).