MIOLLIS, Sextius-Alexandre-François
Generale francese, nato il 18 settembre 1759, morto a Aix in Provenza il 18 giugno 1828. Prese parte alla guerra per l'indipendenza degli Stati Uniti riportando una ferita all'assedio di Yorktown (1781). Nel 1789, ritornato in Francia, aderì alla rivoluzione; fu nominato capitano e, successivamente, all'assedio di Tolone, luogotenente colonnello. Promosso generale di brigata, partì con l'armata d'Italia e si distinse nei combattimenti di Dego e Mondovì e all'assedio di Mantova (1796-1797), della quale città fu nominato dopo la guerra, governatore. Conchiuso il trattato di Campoformio, il M. passò nell'esercito di A. Masséna. Poco tempo dopo (1802) cadde in disgrazia per avere rifiutato di votare a favore del consolato a vita, ma poi fu dal primo console incaricato di organizzare le truppe coloniali. Venne richiamato in servizio nel 1805 e nominato di nuovo governatore di Mantova. Al comando delle forze francesi dell'Italia settentrionale, prese possesso di Venezia e nel 1807 occupò la Dalmazia. Dal 1807 al 1814 fu governatore di Roma e degli stati del papa, dando prova di tatto diplomatico nelle dure vertenze sorte tra Pio VII e Napoleone; ma non poté sottrarsi all'ordine categorico d'impadronirsi a viva forza della persona del pontefice e di farlo tradurre prigioniero a Savona (1809). Alla prima restaurazione il M. ebbe da Luigi XVIII il comando della divisione di Marsiglia. Durante i Cento giorni fu governatore militare di Metz e nel 1815 collocato a disposizione.
Il M., uomo coltissimo e integro, protesse le arti e le scienze; in Italia fondò accademie, fece eseguire molte ricerche archeologiche, ideò - a Mantova - la Piazza Virgiliana e il grande obelisco in onore del poeta, fece trasportare a Ferrara le ceneri dell'Ariosto e, infine, a Verona restaurò l'Arena.