sferzare
" Infliggere colpi di ferza ", " frustare ". Con valore proprio e al participio passato sostantivato per indicare i ruffiani e i seduttori, in riferimento alla loro pena: Quando noi fummo là dev'el vaneggia / di sotto per dar passo a li sferzati (If XVIII 74; cfr. i vv. 35-36 vidi demon cornuti con gran ferze, / che li battien crudelmente di retro; e il v. 46 quel frustato).
L'allusione realistica alle trecce della donna Pietra, fatte per il poeta scudiscio e ferza, dà idea delle pene d'amore, in Rime CIII 72 se amor me ne sferza.
Figuratamente in Pg XIII 37 Questo cinghio sferza / la colpa de la invidia, " idest... verberat et corrigit ipsos invidos " (Benvenuto), " batte e punisce co' la fersa de la iustitia di Dio " (Buti). L'immagine dantesca è completata dai vv. 38-39 e però sono / tratte d'amor le corde de la ferza.