Commediografo e giurista (Perugia 1540 - Parma 1611). Scrisse alcune commedie (Erofilomachia, 1572; I morti vivi, 1576; La prigione d'amore, 1590), e insegnò diritto successivamente a Perugia (1569), Macerata (1583), Pisa (1590), Pavia (1592), Perugia di nuovo (1598), Padova (1599); infine (1600) si stabilì a Parma, consigliere del ducato e primo lettore nell'università. Lasciò ponderose compilazioni giuridiche: Compendiosae substitutionis tractatus (1571), Consiliorum ... l. I (1593), De fidei commissis (post., 1622), ecc.