SFRAGISTICA
. È la scienza che studia i sigilli (gr. σϕραγίς "sigillo"). Il nome fu adoperato la prima volta da J. Heumann nell'opera Commentarii de re diplomatica imperatorum, ecc. (Norimberga, 1745 e 1753), a p. xx della prefazione al tomo II, dove parla appunto dell'Ars sphragistica.
La più antica trattazione si deve al zurighese Corrado de Mure, che nella Summa de arte prosandi composta tra il 1275 e il 1276 accenna brevemente alla forma, all'uso e al valore giuridico dei sigilli e alle matrici degli stessi. Sorta la scienza diplomatica ad opera del Mabillon (1632-1707), si comprese tosto quale importanza avessero i sigilli nello studio dei documenti. Non passarono molti anni che ad opera di J.M. Heineck fu pubblicata la prima trattazione veramente fondamentale sui sigilli (De veteribus Germanorum aliarumque nationum sigillis, Francoforte e Lipsia 1709; 2ª ed., ivi 1719). Essa fu integrata, per quanto riguarda l'Italia, dal Muratori, Antiq., III, 85-149, Dissertatio XXXV, De sigillis medii aevi. Ma bisogna arrivare alla seconda metà del sec. XIX perché sia fissata la terminologia della sfragistica ad opera di H. Grotefend nel suo studio Ueber Sphragistik. Beiträge zum Aufbau der Urkundenwissenschaft (Breslavia 1875).
V. anche sigillo.
Bibl.: A. Giry, Manuel de diplomatique, nuova ed., Parigi 1925, pp. 622-57; Th. Ilgen, Sphragistik, in Grundriss der Geschichtswissenschaft di A. Meister, I, iv, 2ª ed., Lipsia 1912, pp. 1-58. Facsimili: F. Philippi, Siegel, in Urkunden und Siegel in Nachbildungen für den akademischen Gebrauch di G. Seeliger, IV, ivi 1914.
Ce. M.