SHIKOKU (A. T., 101-102)
Una delle quattro maggiori isole dell'arcipelago giapponese. Ha una superficie di 17.756 kmq., senza le 75 isole a essa amministrativamente annesse, di 18.210 kmq. con queste. Separata da Hondo (v. nihon) da una zona di sprofondamento che costituisce il Mare Interno, comunicante col Pacifico attraverso i due canali di Awa-no-Naruto e di Bungo, opera di potenti correnti delle maree che ne spazzano e approfondiscono il fondo, Shikoku è geologicamente la meno vulcanica delle altre grandi isole del Giappone. Traversata dalla catena omonima, che per la direzione e le formazioni si riconnette a N. ai monti di Kii, a S. ai monti di Kyūshū (v. giappone), l'isola è al N. riparata dai venti umidi, al S., invece, è sotto l'influenza climatica dei monsoni e della corrente calda del kuroshio. Nonostante la ricchezza di acque, cui contribuiscono le nevi che coprono abbondanti i suoi monti, la mancanza di spazio non permette l'esistenza di una rete fluviale importante, mentre la notevole montuosità dà ai fiumi corso troppo rapido per uno sfruttamento come arterie di traffico. Il maggior fiume è lo Yoshino (236 km.), che nasce dai monti Ishizui. L'influenza del clima, che ha temperature medie annue tra 15°-16° (massime in agosto di 26°-27°, minime in febbraio intorno ai 5°), e precipitazioni i cui massimi raggiungono anche i 2800 mm. annui, ma di solito si aggirano tra i 1200 e i 1500 mm., si rivela soprattutto nella vegetazione, lussureggiante e subtropicale. Foreste superbe di conifere, che forniscono pregiati legni da lavoro, canfori, bambù, palmizî sono ovunque diffusi, mentre le terre scure della provincia di Kōchi permettono due raccolti di riso all'anno. L'agricoltura dà anche cereali, tabacco, patate, tè, indaco. La Broussonetia papyrifera (kōzu) e l'Edgeworthia papyrifera (mitsumata) dànno le materie prime per la carta di tipo indigeno, e la Rhus succedanea (haze) fornisce ciò che in Europa si chiama cera giapponese.
Il sottosuolo è poco ricco. Besshi (provincia di Ehime) è famosa per le sue antiche miniere di rame, il cui prodotto viene lavorato nell'isoletta di Shisaka, Ichi-no-kawa (provincia di Ehime), per l'antimonio, l'isoletta di Shōdo (prov. di Kagawa), per le sue cave di granito. Le saline delle coste settentrionali, prospicienti il Mare Interno, sono fra le più redditizie del paese. Le industrie principali sono quelle tessili e quella della carta. Lo shōyu (v. giappone: Industrie), i fiammiferi, i lavori di paglia, lo zucchero, le lacche, le ceramiche sono prodotti di altre industrie meno importanti. Il rilievo, impervio e aspro, dell'isola, rende difficili le comunicazioni nel suo interno, ma i varî punti della costa sono collegati da una fitta rete di linee di navigazione. La principale linea ferroviaria va da Takamatsu a Imaharu (167,5 km.), seguendo la costa. La popolazione di Shikoku, al 1° ottobre 1930, era di 3.309.622 ab., un terzo dei quali concentrati nella provincia di Ehime, sul Mare Interno. Amministrativamente è divisa in quattro provincie: Kagawa (79.907 ab., capoluogo Takamatsu), Ehime (82.479 ab., capoluogo Matsuyama), Kōchi (96.991 ab., capoluogo Kōchi) e Tokushima (90.633 ab., capoluogo Tokushima). Imaharu (43.730 ab., prov. di Ehime) è porto aperto al commercio con l'estero.