SHREWSBURY, Charles Talbot, 12° conte di
Nato nel 1660, morto nel 1718. Passato all'anglicanesimo nel maggio del 1679, si unì ai whigs, per quanto accettasse cariche militari sotto Giacomo II. Divenuto contrario alle misure poco politiche prese dal re, si voltò decisamente, fino dal 1684, dalla parte di Guglielmo d'Orange. Nel febbraio 1689 fu fatto consigliere privato, nel marzo segretario di stato per la regione settentrionale. Lo Sh. aveva ora un'occasione eccezionale di raggiungere una situazione di prim'ordine nello stato. Non ancora trentenne, amato egualmente dal re e dalla regina, dotato di fascino personale, egli possedeva inoltre una vera cultura, abilità pratica, accortezza diplomatica. Ma queste doti erano tutte rese nulle da instabilità di propositi. Sin dal settembre 1689 lo Sh. desiderò di dimettersi ma non lo fece realmente che nel giugno 1690. Nell'aprile 1694 egli fu fatto duca di Shrewsbury e fu di nuovo nominato segretario di stato. In qualità di uno dei primi presidenti, resse il governo nell'assenza di Guglielmo all'estero nel 1695. Nell'ottobre 1699 scambiò la carica di segretario di stato per quella onoraria di lord ciambellano e si ritirò del tutto nel 1700, recandosi all'estero e stabilendosi a Roma dal 1701 al 1705. Nel 1707 ritornò in Inghilterra, conservandovi un'indipendenza precaria durante tutto il rimanente regno di Anna, e si recò nel novembre 1712 a Parigi per prendere parte ai negoziati di pace. Il suo desiderio di migliori condizioni commerciali per la Gran Bretagna non lo rese soddisfatto di Utrecht e dei suoi nuovi alleati politici; e dopo un breve soggiorno in Irlanda, come lord luogotenente (settembre 1713-giugno 1714) ritornò a Londra e nelle crisi occasionate dalla fatale malattia della regina fu all'altezza della situazione, accettando la carica di lord tesoriere due giorni prima della morte della regina. Con la pronta proclamazione dell'elettore di Hannover come Giorgio I, in conformità alla legge di successione, egli cancellò qualsiasi tradimento giovanile alla costituzione rivoluzionaria ma non desiderò di avere un posto nel ministero del nuovo re, e rimase come lord ciambellano.
Bibl.: Private and Original Correspondance of Ch. T. Duke of S., Londra 1821; Letters illustrative of the reign of William III, ivi 1841.