shrinking city
<šrìṅkiṅ sìti> locuz. sost. ingl., usata in it. al femm. – Città demograficamente in contrazione, spesso in favore dei sobborghi esterni ai confini municipali, talvolta in assoluto, e con conseguenze spesso gravi sulla gestione dei sistemi infrastrutturali. Si tratta di un fenomeno diffuso negli Stati Uniti, solitamente dovuto al brusco passaggio dalla società industriale a quella postindustriale, che ha provocato l’abbandono di una serie di centri urbani un tempo altamente industrializzati, concentrati soprattutto nell’area centrosettentrionale del Paese. Si tratta di città che, più di altre, hanno fatto fatica a riconvertire le proprie economie locali: fra le più colpite sono Saint Louis in Missouri; Youngstown, Cincinnati, Cleveland e Toledo in Ohio; Pittsburgh in Pennsylvania; Detroit in Michigan. Ma vi sono anche città in grave crisi demografica per motivi diversi: si pensi a New Orleans e ai danni provocati dall’uragano Katrina nel 2005. Il fenomeno si registra tuttavia anche altrove, segnatamente in Europa (Manchester e Liverpool in Inghilterra, Lipsia e Halle in Germania, Ivanovo in Russia). In Italia in contrazione sono alcune importanti città del Nord quali, per esempio, Torino o Genova, oltre che molti centri minori, soprattutto nelle aree montuose delle regioni centromeridionali.