Si per mon Sobretots non fos
Incipit di una canzone di Giraldo da Borneill, citata da D. in VE II VI 6 tra quelle aventi gradum constructionis excellentissimum.
Come nel caso di Per solatz reveillar (VE II II 9) e di Ara ausirez encabalitz cantars (V 4), altre due canzoni di Giraldo citate nel De vulg. Eloquentia (con una quarta Sim sentis fezelz amics, I IX 3), di questo componimento piacque probabilmente a D. il contenuto morale, soprattutto lo slancio retorico che portava il poeta a deplorare la scomparsa, presso i signori, di " joi ", poesia e onore, ormai dovunque soppiantati dalla superbia e dalla violenza.
Il Kolsen, editore di tutte le poesie di Giraldo (Halle 1910), legge l'incipit Si per mo Sobre-Toz no fos; il Mengaldo, nella sua edizione critica del De vulg. Eloquentia, Si per mos Sobretos non fos (ed è curioso che in apparato non compaiano le lezioni accettate dal Marigo).
V. GIRALDO DA BORNEILL.