sì (sie)
1. L'avverbio sì - 136 volte nella Vita Nuova, 123 nelle Rime, 540 nel Convivio e 798 nella Commedia; in rima di Pg XXIII 8 l'epitetico sìe - raramente ha funzione affermativa, più spesso prolettico intensiva, specialmente nei sintagmi, anche distanziati, ‛ sì che ' e ‛ sì come '; inoltre, a inizio di proposizione principale, sì è particella che la oppone a una precedente secondaria (soprattutto nella Vita Nuova e nel Fiore) o paratatticamente la colloca in un rapporto causale o temporale con un'altra principale precedente, per lo più negativa.
1.1. L'uso di sì, diversamente distribuito nelle opere nonostante le frequenze pressoché eguali, è sintomo, pur con varia evidenza, di un'enfasi espressiva che sottolinea talune esperienze e le presenta uniche, eccezionali, in proposizioni consecutive (cfr. Vn XXVII 5 14 sì è cosa umil, che nol si crede) o consecutivo-intenzionali (con il verbo al congiuntivo, cfr. Pd XXXII 143 drizzeremo li occhi al primo amore, / sì che... penètri / quant'è possibil per lo suo fulgore) o in cui un rilievo tanto intenso quanto indefinito è dato all'attributo o al predicato (cfr. If V 75 quei due che... paion sì al vento esser leggieri; XIII 75 [il] mio segnor, che fu d'onor sì degno; Pg VII 104 colui c'ha sì benigno aspetto; Pd XIV 129 non fu alcuna cosa / che mi legasse con sì dolci vinci).
2. L'affermazione sì ricorre (2 volte) in Cv I XII 1 rispondesse di sì, IV V 20 Certo sì, If XXI 102 rispondien: " Sì... ", Pd VIII 117, XXIV 86 (cfr. Pg XXXI 14 mi pinsero un tal " sì " fuor de la bocca); e sì, anche sostantivato, è opposto a ‛ no ', ‛ non ', in Vn XXXIII 2 l'una non chiama... e l'altra sì; Rime L 47 'l sì e 'l no di me; Cv II XV 9, If VIII 111 sì e no nel capo mi tenciona, Pg IX 145, X 60 facea dir l'un ‛ No ', l'altro ‛ Sì, canta ', e 63 al sì e al no, Pd XIII 114.
Sì ha valore asseverativo in Cv I VIII 15.
2.1. Lingua e volgare di sì, dalla forma dell'assenso distinto da quelli di oc e oil, è l'italiano, in Vn XXV 4 e 5, e Cv I X 12; l'Italia è il bel paese là dove 'l sì suona (If XXXIII 80); v. anche Ytalis, qui sì dicunt, in VE I X 1.
Per il problema di che cosa D. intenda per volgare di sì e sue suddivisioni interne, v. OC, OIL, TRIPHARIUS; per il rilievo dato ai poeti di sì, v. DE VULGARI ELOQUENTIA (e naturalmente le voci dedicate ai singoli poeti italiani); v. anche LINGUA.
3. Sì introduce una proposizione consecutiva - la subordinata più frequente nella lirica di D. - in nesso con ‛ che ' (in poesia, a inizio di verso o dopo cesura) 26 volte nella Vita Nuova, di cui 17 in corpo di frase (IX 5 nominollami... sì che io la conobbi; XVI 7 3, 8 6 Amor m'assale subitanamente, / sì che la vita quasi m'abbandona) e 9 all'inizio di frase, con funzione più coordinante che subordinante (III 8 e XI 4 Sì che appare manifestamente; XLII 2 Sì che, se piacere sarà di colui... io spero di dicer di lei), per esprimere una conseguenza o una conclusione. Nelle Rime, 32 volte in corpo di frase (LXVII 64 a... mie virtù fu posto un freno / ... sì ch'io caddi in terra; CXIV 14, CXVI 5, 29 e 55, Rime dubbie X 14 assalir lo ven, sì ch'e' si more) e 11 all'inizio (LXVII 79 sì che piangendo disse... poi; Rime dubbie II 12).
Nel Convivio, con frequenza minore delle altre opere, ‛ sì che ' è in corpo di frase 41 volte (I I 3 la malizia vince in essa [l'anima], sì che si fa seguitatrice di viziose delettazioni; II IX 5 l'occhio l'altro occhio non può guardare, sì che esso non [" senza che "] sia veduto da lui; IV VII 6 tutto cuopre la neve... sì che d'alcuno sentiero vestigio non si vede) e 31 in principio di frase (I V 9 Sì ch'io dico, che...; III II 11 con tutti i sensi... muove: sì che muovere è una potenza congiunta col sentire; in IV XII 2 le cose defettive possono avere li... difetti... sì che del tutto sono discoperti, sì che apertamente... si conosce l'imperfezione, si distinguerà una conseguenza interna alla trattazione da un coordinamento logico della riflessione; XX 5 Sì che non dica quelli de li Uberti...).
Nella Commedia, il numero delle consecutive introdotte da ‛ sì che ' è pressoché uguale nelle tre cantiche. Esse coincidono per lo più con l'ultimo verso della terzina, quasi a chiuderla epigrammaticamente. Cfr. If I 48 sì che parea che l'aere ne tremesse; III 126 la divina giustizia li sprona / sì che la tema si volve in disio; in IV 101-102 e' sì mi fecer de la loro schiera, / sì ch'io fui sesto, c'è prolessi di sì al v. 101; XXXIII 84 faccian siepe ad Arno... / sì ch'elli annieghi in te ogne persona!; Pg XI 96 Credette Cimabue ne la pittura / tener lo campo, e ora ha Giotto il grido, / sì che la fama di colui è scura; Pd V 81 Uomini siate, e non pecore matte, / sì che 'l giudeo di voi tra voi non rida!; XII 114). ‛ Sì che ', con valore di avverbio coordinante più che di congiunzione, apre 23 frasi, appena più frequenti nel Paradiso (XVII 68, XXIX 82).
3.1. ‛ Sì che ' è preceduto da ‛ ma non ', in Vn XIV 12 13, If I 44 ma non sì che paura non mi desse, IV 71 Di lungi n'eravamo ancora un poco, / ma non sì ch'io non discernessi, e Pg VIII 50.
4. Sì rafforza un aggettivo o un participio con funzione aggettivale, introducendo una proposizione consecutiva, in 35 luoghi della Vita Nuova (II 9 sì nobilissima vertù, che... - unico caso in cui si rafforza un superlativo -; XIX 5 6 Amor sì dolce mi si fa sentire, / che...; XXVI 3, e 7 9 sì piacente... / che...; in XXIV 7 4 Amore / allegro sì, che..., ‛ sì ' posposto all'aggettivo non forma nesso con ‛ che '), e un avverbio in 9 luoghi (II 4 sì fortemente, che..., e 7 sì tosto... che...; XII 11 5 sì cortesemente, / che; XVI 3 sì forte, che; XXVII 3 1 Sì lungiamente... / che; XXXVIII 8 3 sì dolcemente, / che...: in questa struttura gli avverbi sono quasi sempre gli stessi nelle varie opere).
Nelle Rime questa distribuzione ricorre 19 volte con aggettivi (LIX 10 sì gentile, / che..., LXV 2 e XC 46; LXXXIII 66: cfr. XCVI 7; CI 16 sì bel, ch'...: cfr. CII 40; sì è posposto in Rime dubbie X 3 irata sì, che...) e 8 con avverbi (Rime LXVII 1 sì duramente, ch'..., e 67 sì forte, / che...). Nel Convivio, 13 volte con aggettivi (I VI 3 di sì asinina natura che..., XI 2 sì grande setta, che...; II Voi che 'ntendendo 50; IV XI 8 sì manifesto, che non ha mestiere di pruova, in una consueta iperbole preteritiva) e 5 con avverbi (come in rima di II Voi che 'ntendendo 18 sì dolcemente / che..., ma III Amor che ne la mente 5 Lo suo parlar sì dolcemente sona, / che...).
Nella Commedia sono introdotte da ‛ sì + aggettivo + che ' circa 80 proposizioni consecutive. La disposizione più frequente è quella di If XIII 60 sì soavi, / che..., Pg II 65 sì aspra e forte, / che..., Pd III 12 non sì profonde che...; sì è iterato in Pd XI 23 in sì aperta e 'n sì distesa lingua / ... ch'..., XXIV 86 e 1-40; è posposto all'aggettivo, in If VII 41, XVIII 109 cupo sì, che..., XIX 71, Pd XXXII 105 innamorato sì che...; è distaccato dall'aggettivo, in If VI 51 piena / d'invidia sì che..., XII 8, XVIII 116 sì di merda lordo, / che..., Pg XX 57, Pd XVIII 134. Sì è riferito ad avverbio in If III 131, V 104, XIII 116, XIX 26 ‛ sì forte che... '; IX 50 sì alto, / ch'...; XVII 85, XXIII 71, Pg II 113 sì dolcemente, / che...; V 92, VIII 13, XIII 55, Pd XXIII 128 sì dolce, / che...
5. Sì rafforza il verbo cui è posposto e, senza formare congiunzione con ‛ che ' da cui è seguito, anticipa una proposizione consecutiva in 13 luoghi della Vita Nuova (IX 2 mi dispiacea sì, che...; XXII 3 ella piange sì, che quale la mirasse doverebbe morire di pietade), 3 delle Rime (LXXXIX 3, CVI 38 Morte repugna sì, che lei non cura, Rime dubbie XXX 15), 6 del Convivio (II VII 10, III III 13 smarrivami, sì che quasi parea... alienato, IV VII 3) e, con forte rilievo ritmico ed enfaticamente espressivo, 54 della Commedia (If VI 59 mi pesa sì, ch'a lagrimar m'invita; Pg V 83, XII 111 cantaron sì, che nol diria sermone; XXIII 8 parlavan sìe, / che...; Pd III 129, XXXIII 5 l'umana natura / nobilitasti sì, che...).
5.1. In una struttura affine alla precedente, sì è distaccato da ‛ che ', in Vn XIX 10 40 sì l'umilia, ch'ogni offesa oblia; XXVII 4 5, XXXII 5 7 pianger sì la donna mia, / che...; 10 volte nelle Rime (LXXI 5 ha le sue sembianze sì cambiate / ... ch'...; LXXXIII 55, LXX 10, XCI 1 Io sento sì d'Amor la gran possanza, / ch'...; Rime dubbie XIV 12), 3 nel Convivio (I VII 11, XI 6 dirizzano sì l'animo... che...; in I III 9 La seconda mente... 'l suo riportamento... procura d'adornare; e sì, che..., il verbo è implicito) e 54, quante la precedente, nella Commedia (If II 63 è impedito / sì nel cammin, che...; XIII 55 Sì col dolce dir m'adeschi, / ch'...; Pg VIII 68, Pd XXIII 70 sì t'innamora, / che...).
6. Il sintagma ‛ sì come ', con ‛ sì ' privo di significato proprio, è 38 volte nella Vita Nuova (33 con funzione comparativa: cfr. VII 2 e VIII 3 sì come appare ... a chi lo intende; XIII 4 sì come è scritto; XX 3 2 sì come il saggio in suo dittare pone; in comparative ipotetiche ‛ sì come ' è seguito da verbo al congiuntivo: cfr. XXV 1 sì come fosse sustanzia, anche preceduto da ‛ se '; XXV 2 sì come se fosse corpo, e 8; in XV 2 si noti la correlazione temporale sì tosto com'io imagino... sì tosto mi giugne uno desiderio; 5 volte introduce una proposizione interrogativa indiretta, con funzione espositivo-riferenziale: cfr. IX 13 dico sì com'io trovai Amore, XV 8), 8 volte nelle Rime (LII 14 sì com'i' credo, LXXXIII 93 e 101, XCI 20 sanno lo cammin, sì come quelli / che già vi son passati), ben 382 volte su 540 complessive nel Convivio (è frequentissimo nelle citazioni, sin da I I 1 Sì come dice lo Filosofo; è attenuato da ‛ quasi ', in III IX 7 sì quasi come in vetro transparente; soltanto in I I 16 introduce un'interrogativa indiretta: veggendo sì come... quella fervida... questa temperata... esser conviene), e 109 nella Commedia, di cui 84 in paragoni sia di ampio respiro e stilisticamente sostenuti, più frequenti nel Purgatorio (VIII 87 sì come rota più presso a lo stelo; X 9 sì come l'onda che fugge e s'appressa; XV 119) e nel Paradiso (XXIV 46 Sì come il baccialier s'arma e non parla; XXXI 7 sì come schiera d'ape che s'infiora), sia, meno spesso, brevi e limitati a una parte della frase (If IV 87 vien dinanzi ai tre sì come sire; XXX 20 latrò sì come cane; Pg III 13, Pd XI 112 a' frati suoi, sì com'a giuste rede) o con funzione referenziale (If IV 105, XVI 68 sì come suole, e 110; Pg I 61 Sì com'io dissi, e 133; XIII 132 sì com'io credo; Pd VII 132 sì come sono; XXVII 63 sì com'io concipio). In 18 luoghi della Commedia ‛ sì come ' introduce una proposizione temporale (Pg IX 40 sì come [" appena che "]... mi fuggì 'l sonno; Pd III 19 Sùbito sì com'io di lor m'accorsi; V 106 sì come ciascuno a noi venìa, " a mano a mano che "; XXXII 115 sì com'io [" mentre "] / andrò parlando; per ‛ sì tosto come ', in 5 luoghi della Commedia: cfr. If V 79 Sì tosto come il vento a noi li piega, e Pd XII 1) e in altri 7 un'interrogativa indiretta (If IX 10 I' vidi ben sì com'ei ricoperse / lo cominciar; XXVII 102, Pd V 7 e 124, XVII 106 Ben veggio... sì come sprona / lo tempo, e 58 proverai sì come sa di sale / lo pane altrui).
Sì, in rilievo ritmico, intensifica l'elemento precedente e, pur seguito da ‛ come ', non forma sintagma con esso, in Pd VI 20 vegg'io or chiaro sì, come tu vedi / ogne contradizione e falsa e vera, e XVIII 90.
6.1. Sì, distaccato da ‛ come ', ha funzione intensivoprolettica in Vn XXII 2 nulla... sì intima amistade come da... padre a... figliuolo; Rime LXII 10 v'ha sì punto / come dimostra 'l vostro... trovare; XCIII 13, CIII 25 e Rime dubbie X 12, e in una quarantina di paragoni della Commedia ove sì ha valore intensivo (If XV 20 sì... aguzzavan le ciglia / come 'l vecchio sartor fa ne la cruna; XXIV 100 Né O sì tosto mai né I si scrisse, / com'el s'accese; XXXIV 34, Pg I 71 libertà... è sì cara, / come sa chi per lei vita rifiuta; Pd II 28 sì lieta come bella); una funzione analoga con altro elemento comparativo, in Pd IV 13 Fé sì Beatrice qual fé Danïello, e XXX 116 sì grande lume, quanta è la larghezza / di questa rosa.
Assai meno attestata, ancora nella Commedia, è la correlazione ‛ come... sì ' (If XIII 43 Come d'un stizzo... / sì de la scheggia... usciva insieme / parole e sangue; XXII 28 E come... stanno i ranocchi... / sì stavan... i peccatori; Pg III 85, XII 22, XXIV 73, Pd XVIII 61, e 76 E come augelli... / fanno di sé... schiera, / sì dentro ai lumi sante creature ... / cantavano).
Sì riprende ‛ sì come ', in Pd I 134 sì come veder si può... sì l'impeto primo / l'atterra, e XI 20; sì reduplicato sottolinea la puntualità del paragone e chiude lo iato sintattico, in Pd XX 145 E come... buon citarista / fa seguitar lo guizzo de la corda... / sì, mentre ch'e' parlò, sì mi ricorda...; sì continua un paragone non introdotto da ‛ come ' nell'incipit di Pd IV; con paragone implicito, Pd XV 25 Sì pïa l'ombra di Anchise si porse.
7. Sì ha funzione intensivo-referenziale di fronte ad aggettivo 5 volte nella Vita Nuova (solo in poesia, XIX 11 44 sì adorna e sì pura; XXIII 24 56 Morta è la donna tua, ch'era sì bella; forse anche in XIV 11 3 vi rassembri sì figura nova), 11 nelle Rime (LIX 14 sì bella donna, LXI 11, XCV 12, CII 51 ho sì mal tempo), 4 nel Convivio (I II 14 dottrina... per sì vero testimonio ricevere non si potea, ove la frase negativa implica una connotazione referenziale-comparativa, " così veritiero come questo ") e 40 nella Commedia, soprattutto nell'Inferno (I 80 di parlar sì largo fiume; VIII 35, X 125 Perché se' tu sì smarrito?; Pg I 3 mar sì crudele, e 75; XXIV 40; dubbio è il riferimento di sì in Pd XXIV 28 sì ne prieghe / divota).
Un paragone - o un riferimento almeno - è implicito in frasi negative, retoricamente esclusive, in If VI 48 s'altra [pena] è maggio, nulla è sì spiacente; XIII 7 Non han sì aspri sterpi né sì folti / quelle fiere; XXXII 25, Pd VII 113 Né tra l'ultima notte e 'l primo die / sì alto o sì magnifico processo...
7.1. Sì rafforza un avverbio o un nesso avverbiale in Vn XXVI 2 e XXXIX 2, Rime XCVI 14 'l ben è sì poco ricolto!, e CVI 84 sì tosto si rifà lontano; Cv IV VII 4 sì lungiamente da questa cultura abbandonato!; così in 21 luoghi della Commedia, soprattutto dell'Inferno (XIV 62 e Pg XX 130 sì forte; If XVIII 41, XIX 55 e Pg XXIII 85 ‛ sì tosto '; If XXIX 19 sì a posta, e 123 sì d'assai; Pg XXIV 93 sì a paro a paro; Pd V 48 sì preciso... si favella [cfr. XII 33 sì ben ci si favella]; XXI 57 sì presso; in VII 42 nulla già mai sì giustamente morse, è probabile il valore comparativo di sì, implicito nella frase negativa; con avverbio sottinteso, If XXX 111 non l'avei tu così presto; / ma sì e più l'avei quando coniavi).
7.2. Sì rafforza un verbo in Vn XXIII 18 12 Perché sì ti sconforta?; Rime LXVII 72 sì mi fa dolere; LXVIII 33 l'amor che m'ha sì stretto; Rime dubbie XVI 8; e in una trentina di luoghi, per lo più strutturalmente simili, della Commedia (If XXIII 78 voi che correte sì per l'aura fosca; XXXIII 51 Tu guardi sì, padre!; Pg XXX 96 perché sì lo stempre?; Pd XIV 96 O Elïòs che sì li addobbi!, e XXXI 29; con paragone implicito, Pg IX 136 non rugghiò sì né si mostrò sì acra / Tarpëa; quest'uso, più frequente nel Purgatorio, nel canto XXIII è ai vv. 35, 37, 58 e 63, e nel XXIV ai vv. 12, 17, 39 e 133).
8. ‛ Sì fatto ' è in Vn XXXI 14 52 sì fatto divento, / che da le genti vergogna mi parte; Rime CI 26 l'ho veduta... / sì fatta, ch'...; Cv IV XXIX 6 de la loro semenza sì fatta pianta si vede; nella Commedia, per lo più seguito da sostantivo bi- o trisillabico in fine di verso, introduce una proposizione consecutiva (If VI 47 sì fatta pena, / che...; XXIII 15, Pg XXXIII 5; in rima in Pd V 26 s'è sì fatto / che Dio consenta), oppure è usato assolutamente (If XVII 82 Omai si scende per sì fatte scale, implicitamente comparativo, come l'affine Pg II 30 Omai vedrai di sì fatti officiali; con paragone esplicito, Pd I 14 fammi del tuo valor sì fatto vaso, / come dimandi a dar l'amato alloro).
9. Sì è all'inizio di proposizione principale dopo temporale (Vn VI 1, XXXIII 2 anzi ch'io li dessi questo... sonetto, sì dissi due stanzie, XXXVI 1), causale (XXXV 4 però che... è... manifesto, sì nollo dividerò), dopo participio assoluto (XII 9 dette queste parole, sì disparve; XXXIX 2), dopo gerundio (XIV 7, XXIII 3, e 13 parlandomi così, sì mi cessò la forte fantasia; XXXII 2, Cv IV XXIII 6 Tornando… a la nostra [vita].., sì dico ch'ella procede a imagine di questo arco) e dopo concessiva (Pd X 44 Perch'io lo 'ngegno e l'arte e l'uso chiami, / sì nol direi che mai s'imaginasse). Per il tipo sintattico, v. Schiaffini, Testi 290 ss.
10. Sì coordina due proposizioni principali e conferisce valore causale a quella che apre in 6 luoghi della Vita Nuova (solo in poesia, XXI 4 14 non si pò dicer né tenere a mente, / sì è novo miracolo e gentile; XXIV 9 14 ha nome Amor, sì mi somiglia; XXXI 16 65, XXXIII 8 26, XXXIX 10 11, XLI 12 10 io no lo intendo, sì parla sottile), 3 delle Rime (C 25 Amor…/ non m'abbandona; sì è bella donna / questa crudel; CI 5 'l mio disio... non cangia il verde, / sì è barbato ne la dura petra, e Rime dubbie XIII 2 un che si smore / e va piangendo, sì [" perché così tanto "] si disconforta?), in Cv II Voi che 'ntendendo 3 io nol sol dire altrui, sì mi par novo; 30 L'anima piange, sì ancor len dole, e 45 n'hai paura, sì se' fatta vile! (L'unica attestazione in prosa è in II XIII 24 se, diversamente dalla '21 che legge sì e, si preferisce leggere li spiriti umani... cessano da ogni operazione: sì è l'anima intera... e la virtù di tutti... corre a lo spirito sensibile), e in 23 luoghi della Commedia, per lo più in fine di periodo e di terzina (If V 87 uscir... / a noi venendo... / sì forte fu l'affettüoso grido; VII 90, XIX 122, XXII 38 I' sapea... 'l nome, / sì [" e perciò "] li notai; XXXIII 49 Io non piangëa, sì dentro impetrai; Pg III 60, IX 57, XIV 126, XIX 24, XXX 135, XXXI 47; Pd XI 84 scalzasi Silvestro / ... sì la sposa piace [cfr. XXIV 154]; XV 39 io non lo 'ntesi, sì parlò profondo [cfr. XXI 142]; XXII 27 e 102, XXVI 74; dopo proposizione iussiva, If IX 52 Vegna Medusa: sì 'l farem di smalto; XIII 20 riguarda ben; sì vederai / cose che torrien fede al mio sermone: cfr. XXIX 136; Pg IX 57).
10.1. A una proposizione negativa ne segue una introdotta da sì, con connotazione causale e insieme temporale (" finché "), in If XIX 44 Lo buon maestro... / non mi dipuose, sì mi giunse al rotto, e 128 Né si stancò d'avermi a sé distretto, / sì men portò [" finché non mi ebbe portato ", ma anche, più semplicemente, " anzi mi portò "] sovra 'l colmo de l'arco; Pg XXI 12 né ci addemmo di lei, sì parlò pria [" perché parlò prima ", o " finché non ebbe parlato " o " prima che parlasse "], / dicendo...
Il valore è esclusivamente temporale, in If XXIX 30 non guardasti in là, sì [" finché non "] fu partito.
11. Sì significa " egualmente ", " parimenti ", oltre che nell'attestazione congetturale di Cv III VI 5 conoscendo lui [Dio], tutte le cose conosce sì (così la Simonelli; la '21 e Busnelli-Vandelli recano in sé), in Pd X 100 Se sì di tutti li altri esser vuo' certo, e I 48 aguglia sì non li s'affisse unquanco, " tanto quanto Beatrice ".
12. Sì precede gerundi e participi in proposizioni incidentali, in If XXIII 75 li occhi, sì andando, intorno movi (cfr. Pg VIII 60); XXVII 68 credendomi, sì cinto, fare ammenda, e 129 sì vestito, andando, mi rancuro; XXXI 144 né, sì chinato, lì fece dimora; Pd VI 9 sì cangiando, in su la mia pervenne.
13. Sì è prolettico in Cv III IX 8 questo discorso... sì si compie, perché...; IV X 9 ogni cosa... sì si corrompe, precedente alcuna alterazione; XXIX 7 (solo la Simonelli).
13.1. In inizio di verso e riferito a verbo, sì vale " nel modo suddetto ", " ciò facendo ", in 14 luoghi della Commedia (If VI 100 Sì trapassammo, XVII 4 Sì cominciò, XX 130 Sì mi parlava, Pg XXIV 16 Sì disse, XXVI 25, XXVII 91 Sì ruminando e sì mirando, XXXII 31 Sì passeggiando, Pd V 16 Sì cominciò Beatrice questo canto).
Per altra sede del verso, cfr. If XVI 81 felice te se sì parli a tua posta!; XXVIII 126 quei sa che sì governa; Pg XIX 82, Pd XXXII 111 Baldezza... è in lui; e sì volem che sia. In Pd XIX 94 cotal si fece, e sì leväi i cigli, / la benedetta imagine, ha valore assertivo, " proprio ", " davvero ", come forse in Pg XII 43 O folle Aragne, sì vede io te / già mezza ragna (in parallelo con i vv. 37 e 40).
14. La correlazione ‛ sì... come ' è in Cv I I 14 sì d'amor come di vertù; III 5, XI 7 sì morale come intellettuale; II III 13, VIII 8, III V 1 sì ne l'anima come nel corpo; VII 1, IV II 8.
La correlazione ‛ sì... sì ', in Cv II XI 9 grande sì per construzione... sì per l'ordine... sì per lo numero de le sue parti; XIII 29 (in IV II 8 [sì] perché bene siano ricevute... sì perche... non sia difetto); tra If II 5 la guerra / sì del cammino e sì de la pietate, e Pd XII 23 la festa... / sì del cantare e sì del fiammeggiarsi, è probabile un richiamo antifrastico.
15. Nel Fiore, ove sono discutibili parecchie integrazioni di sì che pur conferiscono all'opera un aspetto francesizzante e popolaresco insieme, sì è spesso elemento di raccordo narrativo (" allora ", " dunque ") nel primo verso di sonetti (LXXXIII 1, LXXXVII 1 Amor sì disse, CXXXIX 1 La Vecchia sì rispuose, CXCVII 1); è frequente a inizio di proposizione principale dopo altra condizionale (CVI 12, CXLII 14 se 'l vendessi, sì gli piacerebbe) o temporale (CCXXX 11 quand'ebbi arato, sì la seminai), in coordinate con valore causale (LXXXVII 14 Ma nol farai, sì se' mal barattiere!) e nei nessi ‛ e sì ' (" inoltre ", " e del pari ": VI 13 i' son lo Schifo, e sì son ortolano; " ed ecco ", IX 4, XII 3 i' guardai e sì ebbi avvisato: v. Schiaffini, Testi 294), ‛ or sì ' (LXXII 1, LXXXVII 9), ‛ allor sì ' (XLVII 5, LVI 12), ‛ ancor sì ' (CIII 1, CX 1 Ancor sì non comanda la scrittura; il seguito ‛ si non ' è anche in CXII 11, LXVIII 14, L 2, CCXL 10 Vergogna sì non seppe allor che dire).
15.1. Quasi costante è sì dopo ‛ io ', ‛ tu ', specialmente nei contrasti tra soggetti (IV 5-6 I' sì son tu' signore, / e tu sì se' di me fedel giurato; CV 1, CVI 1).
‛ Sì che ' introduce proposizioni consecutive che coincidono spesso con l'ultimo verso del sonetto (IX 14, XVI 14, LXXV 14, XCIX 14, C 14, CCXXXI 14); ha funzione coordinante in VI 9, XI 5, XII 7, XX 12, CXII 12, CCXXX 9, ove apre la frase. Il distacco di sì da ‛ che ' è raro (CCXXX 13 sì le mescolai, / che...).
‛ Sì come ' è poco attestato con funzione comparativa (XVI 10, XXX 2, CXXX 1; intensivo-prolettico in CCXIII 14 sì s'afferra, / a quella zuffa, come fosser cani) e temporale (XIII 3 Sì com'i' stava... / lo Dio d'Amor sì vi mandò Franchezza).
15.2. L'affermazione sì (LXXXI 7, XCIV 7) è rafforzata con ‛ sì sacciate ', in CXCVIII 7 (con funzione didascalica in CCXVIII 3 Venusso... v'è su salita, / e sì sacciate ch'ell'era guernita).
16. Nel Detto, sì ricorre circa 40 volte, con funzione asseverativa (vv. 1 Amor sì vuole e parli, " gli sembra opportuno ", 20 e 224), esplicativa (v. 160 non ti credo / ... sì poco in te senn'ave), nel nesso con ‛ come ' (vv. 166 sì come a me mi membra, 190 e 261), nelle coordinazioni ‛ e sì ' (vv. 193, 285 E sì fu' i' sì saggio), ‛ or sì ' (v. 343 Or sì t'ho letto il salmo), in contrasto con una proposizione precedente (vv. 392, 396, e 434 E s'elle son di lana, / sì non ti paia), e soprattutto nell'introduzione di proposizioni consecutive (18 volte: cfr. vv. 203-204 èmmene sì preso / ched i' vi son sì preso / che mai... / non mi farò partita).