SIBERIA ORIENTALE (A. T., 103-104)
ORIENTALE La regione della Siberia Orientale, limitata a O. dalla provincia dell'Ob-Irtyš e dalla regione della Siberia Occidentale, a E. dalla repubblica autonoma dei Jakuti e dalla regione dell'Estremo Oriente, si estende dal Mar Glaciale Artico alla Mongolia, con una superficie complessiva di 3.758.000 kmq. Nella regione vanno distinti i circondarî nazionali di Tajmyr (742.550 kmq.) o anche dell'Estremo Nenec, dell'Evenkij (541.624) kmq., del Vitim e Olekma (219.840 kmq.), la provincia di Krasnojarsk (1.743.328 kmq.), la repubblica autonoma Buriato-Mongola (376.400 kmq.) e la provincia autonoma dei Chalkassi (49.900 kmq.). La Siberia Orientale si estende, a O. dell'Enisej, su parte della grande pianura siberiana, quindi occupa quasi per intero il bacino dell'Enisej e dei suoi affluenti, i bacini superiori della Lena e del Vitim, e quello della Šilka, affluente questa dell'Amur. Tutta la parte settentrionale, ove la penisola del Taimyr termina con il capo Čeljuskin, estremo limite del continente asiatico, è occupata da tundre, a mezzogiorno delle quali cominciano dense foreste di conifere (tajga); qualche leggiera ondulazione interrompe l'uniformità della zona pianeggiante. Procedendo verso S., mentre lungo la sponda sinistra dell'Enisej si continua la pianura siberiana, lungo la sponda destra si disegna una zona rilevata, costituita di un altipiano dell'altitudine media di 250-300 m., profondamente inciso dai corsi d'acqua e dominato da monti isolati di aspetto tabulare, per lo più di origine vulcanica. La parte più antica dell'altipiano, noto sotto il nome di formazione di Angara, è composta di rocce arcaiche e quindi di formazioni paleozoiche, alle quali succedono verso N. depositi mesozoici e poi terreni recenti; caratteristiche le cordonate di "legno di Noè" e i banchi di ghiaccio fossile, entro il quale si celano resti di rinoceronte, e, a volte, intere carcasse di mammut. Oltre la profonda fossa del lago Bajkal si inizia la Transbaicalia, regione fortemente accidentata in seguito a un vigoroso corrugamento; più importante di ogni altra è la catena degli Jablonoi, o "dei pometi", dominata dalla cima del Burcal-Šebety (2512 m.). Questa zona meridionale, che include i bacini sorgentiferi di tre grandi fiumi, e cioè dell'Angara, della Lena e dell'Amur, funge in effetto da centro di dispersione idrografica. Il litorale è abbastanza frastagliato, soprattutto là dove si apre il grande golfo dell'Enisej, ma durante parte dell'anno è ingombro dai ghiacci.
Il clima, che ha carattere tipicamente continentale, si distingue per gl'inverni di una rigidezza estrema con medie da −21° a −27° ed estati relativamente calde con medie da 15° a oltre 20°. L'idrografia è assai ricca ed è rappresentata innanzi tutto dall'Enisej e dai suoi tre maggiori affluenti, la Tunguska Superiore, la Tunguska Pietrosa, la Tunguska Inferiore; poi dalla Chatanga, dal corso superiore della Lena, dall'intero corso del Vitim e da parte del corso della Selenga, immissario del lago Bajkal, da un tratto dell'Olekma; infine, dal corso della Šilka, con i suoi due affluenti l'Ingoda e l'Onon. Buona parte della Siberia Orientale è coperta da dense foreste di conifere, ma nella parte meridionale sono frequenti le steppe.
La popolazione della Siberia Orientale ammonta a 3.797.900 ab., ivi compresi 606.900 ab. della repubblica autonoma dei Mongoli Buriati. Essa consta di Russi, parte immigrati di recente, parte discendenti dagli antichi coloni, poi di Samoiedi nell'estremo N., di Tungusi e di altri nuclei di popolazioni paleoasiatiche (Ostiaki, Jukaghiri, ecc.), di Tatari e di Buriati nella zona meridionale. La densità è molto tenue e non supera in media 1 ab. per kmq., tuttavia essa è assai superiore in tutta la zona meridionale, ove raggiunge i 2 ab. per kmq.; il 25% poi vive nei centri urbani. Di questi i più importanti sono Irkutsk, capoluogo, con 158.500 ab.; Krasnojarsk (101.500 ab.), Igarka (137.000 ab.), Čita (81.900 ab.), e Verchneudinsk, capoluogo della repubblica buriata, con 55.800 ab., ecc. Le risorse economiche più importanti, dalle quali dipende l'avvenire del paese, sono rappresentate dalle abbondantissime risorse minerali e dalle grandiose riserve idriche. Il primato è tenuto dal carbon fossile, al quale segue l'oro, estratto nei pressi del lago Bajkal e sull'altipiano del Vitim; vi è poi rame, stagno, grafite, sale, ecc.
Scarse sono le vie di comunicazione, costituite dalla ferrovia transiberiana e dalle vie d'acqua, e principalmente dall'Enisej, sul quale è stato organizzato il porto di Igarka per le relazioni con Arcangelo attraverso il Mare di Kara.