WEINTRAUB, Sidney
Economista statunitense, nato a Brooklyn (New York) il 28 aprile 1914, morto a Filadelfia il 19 giugno 1983. Laureatosi alla New York University, frequentò la London School of Economics come postgraduate student (1938-39). Tornato negli USA, ottenne il Ph.D. dalla New York University con una tesi su Monopoly and the economic system. Durante la seconda guerra mondiale lavorò per alcuni enti governativi e prestò servizio militare attivo. Terminata la guerra, dopo aver insegnato in varie università, si trasferì alla University of Pennsylvania di Filadelfia, dove rimase fino alla morte, pur viaggiando molto e visitando numerose università in tutto il mondo. È stato uno dei più rappresentativi esponenti della scuola postkeynesiana statunitense. Nel 1978, insieme al suo ex allievo P. Davidson, fondò la rivista Journal of Post Keynesian Economics.
Durante gli anni Quaranta e Cinquanta, sviluppando le linee di ricerca della sua tesi di Ph.D., W. si concentrò soprattutto sulla microeconomia. Le sue ricerche si concretizzarono in numerosi articoli sulle principali riviste e nella pubblicazione del suo primo libro, Price Theory (1949). Importante caratteristica del successivo lavoro è stata la critica radicale delle teorie della distribuzione del reddito basate sulla produttività marginale dei fattori. Il rifiuto delle teorie marginaliste della distribuzione e una ricostruzione dei fondamenti microeconomici della teoria macroeconomica di Keynes (in particolare, The micro-foundations of aggregate demand and supply, in Economic Journal, 1957) condussero W. all'elaborazione di una teoria della distribuzione del reddito d'ispirazione keynesiana che si allontana decisamente dalle interpretazioni ortodosse di Keynes e raggiunge risultati analoghi a quelli degli economisti postkeynesiani di Cambridge (J. Robinson e N. Kaldor in particolare; An approach to the theory of income distribution, 1958). Sulla base di questi sviluppi teorici, W. elaborò una teoria dell'inflazione alternativa al monetarismo e basata sull'idea che le imprese fissano i prezzi applicando un mark-up al costo del lavoro. Poiché tale mark-up dimostra un'assai ridotta variabilità nel tempo, l'inflazione è originata essenzialmente da una crescita dei salari monetari più rapida della produttività. Partendo da questa teoria dell'inflazione W., insieme a H. Wallich, si fece promotore negli anni Settanta di una politica dei redditi basata su una tassazione addizionale delle imprese che concedano incrementi salariali superiori a una certa norma prestabilita (in particolare, A tax-based incomes policy, in Journal of Economic Issues, 1971, e An incomes policy to stop inflation, in Lloyds Bank Review, 1971). Questa linea di politica economica, nota con il nome di Tax-based Incomes Policy (TIP), è stata oggetto di ampie discussioni e guadagnò popolarità durante la presidenza di J. Carter. Tuttavia, con l'avvento dell'amministrazione Reagan negli USA, essa cedette il passo a politiche orientate in senso monetarista.
Tra le altre opere ricordiamo: The classification of market positions: a comment, in Quarterly Journal of Economics (1942); Monopoly equilibrium and anticipated demand, in Journal of Political Economy (1942); The foundations of the demand curve, in American Economic Review (1942); Monopoly pricing and unemployment, in Quarterly Journal of Economics (1946); A macroeconomic approach to the theory of wages, in American Economic Review (1956); A general theory of the price level, output, income distribution, and economic growth (1959); Classical Keynesianism, monetary theory, and the price level (1959); A Keynesian theory of employment, growth and income distribution (1966); Keynes and the monetarists, and other essays (1973); Money as cause and effects, in Economic Journal (1973); Capitalism's inflation and unemployment crisis (1978); Keynes, Keynesians and monetarists (1978); Money supply and demand interdependence, in Journal of Post Keynesian Economics (1980); Keynesian demand serendipity in supply-side economics, ibid. (1980); Our stagflation malaise: ending inflation and unemployment (1981); An eclectic theory of income shares, in Journal of Post Keynesian Economics (1981); A Jevonian seditionist: a mutiny to enhance the economic bounty?, in Banca Nazionale del Lavoro Quarterly Review (1983); Reaganomics in the stagflation economy (1983). Ha curato inoltre: Modern economic thought (1977).