BIRKEN, Siegmund von
Poeta tedesco, nato il 5 maggio 1626 a Wildenstein presso Eger (Boemia), morto a Norimberga il 12 giugno 1681. Il nome originario della famiglia era Birkner, latinizzato poi in Betulius: solo nel 1654 fu trasformato in von Birken, in virtù di un diploma di nobiltà conferito dall'imperatore Ferdinando III. Dopo Harsdörffer e Klaj, il v. B. è il maggior rappresentante della scuola poetica di Norimberga, fiorita sotto le insegne dell'"Ordine dei Pastori della Pegnitz". Venne in Italia nel 1660-61, col principe Ch. E. v. Brandeburg-Bayreuth (v. la descrizione del viaggio pubblicato sotto il titolo Brandenburgischer Ulysses, 1669), e al gusto barocco della poesia italiana del tempo la sua opera è in parte ispirata. Questa consisie in un buon numero di liriche (v. Pegnesis oder der Pegnitz Blumgenoss-Schöpfung, Feldgedichte... meist verfasst durch Floridan, voll. 2, 1672-79), alcuni Festspiele (fra cui quello composto per incarico di Ottavio Piccolomini, in occasione della pace di Vestfalia, 1650), una poetica (Deutsche Rede-Bindund Dichtkunst, 1779) e numerosi scritti in prosa e in verso, celebranti le genealogie e le glorie di case reali o principesche. In Guelfis oder niedersächsischer Lorbeerhain (1669) s'incontrano ricordi autobiografici. Accenti di commossa semplicità presentano alcune poesie in morte della moglie, e alcuni canti religiosi (Heiliger Sonnttags- und Kirchenwandel, 1681); ma alla sua arte di "far maraviglia" dovette la fama presso i contemporanei. Anche in Italia, a Padova, la Società dei Ricoverati lo elesse a suo socio.
Opere: L'ultima ristampa delle poesie è nella Bibliothek deutscher Dichter des 17. Jahrhunderts, di W. Müller, IX, Lipsia 1826.
Bibl.: J. Tittmann, Die Nürnberger Dichterschule, Gottinga 1847; A. Schmid, S. v. Birken, nella Festschrift per il 5° cinquantenario della Società della Pegnitz, Norimberga 1894.