SIERRA LEONE (A. T., 109-110-111)
LEONE Colonia e protettorato inglesi dell'Africa. La colonia comprende una penisola, che termina nel Capo Sierra Leone, venduta agl'Inglesi da un re indigeno nel 1788 per servire di rifugio ad Africani senza patria e, più tardi, a schiavi liberati e abbraccia inoltre un territorio costiero che, a partire dalla detta penisola, si estende per 290 km. in una stretta striscia che solo in vicinanza della penisola supera la larghezza di 102 km. La superficie totale della colonia supera i 10.000 chilometri quadrati e nel 1931 la popolazione era di 96.422 ab. compresi 420 Europei. Le isole di Los furono cedute alla Francia nel 1904. Dietro la colonia, nel retroterra, tra 7° e 10° lat. N. e 10° 40′ e 13° long. O. si estende per quasi 300 km. il protettorato che ha una superficie di circa 70.840 kmq. e una popolazione di 1.456.148 abitanti (1931).
La costa presenta profonde insenature, ciò che costituisce una caratteristica insolita per l'Africa e dietro la pianura costiera, larga da 50 a 70 km., l'altipiano che forma il protettorato si eleva ad altezze che variano tra i 250 e i 900 m. s. m. Le alture giungono fino nella penisola, dove conservano un'altezza superiore a 500 m. Formazioni tipiche sono il granito e l'arenaria rossa.
La stagione piovosa s'inizia con i venti marini (monsone) in aprile o maggio, raggiunge il massimo in luglio, agosto e settembre e termina in novembre. Da dicembre a marzo si ha la stagione asciutta, durante la quale soffia da NE. il vento detto harmattan che trasporta dal deserto molta polvere formando come una nube. Avvengono anche tornados. La quantità delle piogge varia notevolmente: da 3600 a 5000 mm. Per solito il totale è fra 3800 e 4500 mm. La media annua della temperatura supera i 27°; la media mensile minima scende a poco più di 25° durante il massimo delle piogge, in luglio e agosto, e sale a quasi 28° in marzo, alla fine della stagione secca. La variazione è quindi lieve e il clima è perciò insalubre per gli Europei, sebbene siano stati presi provvedimenti per diminuire le febbri. Nell'interno, sull'altipiano, le precipitazioni sono minori e le temperature più basse.
Alla vegetazione costiera di mangrovie succede un terreno ricco di alberi: sono comuni palme da olio, da cocco e parecchie altre varietà di palme, nonché legno rosa, ebano, quercia africana, incenso, baobab, alberi del pane, varî generi di pepe, parecchie aloe, kola, legno corallo (Baphia nitida), diversi alberi produttori di gomma, come copale, dragacanta e acacia, caffè, cotone, miglio, zenzero. La fauna è quella tipica dell'Africa occidentale e comprende il leopardo e lo scimpanzé che abitano di preferenza le foreste, l'antilope che frequenta i terreni più aperti. Le acque sono abitate da ippopotami, lamantini, coccodrilli, varie specie di testuggini, ecc. Gl'Insetti abbondano in specie e in numero.
La popolazione comprende gruppi di color nero più carico, quali i Mande, ecc., e gruppi di Fula dal colore più chiaro, provenienti dall'interno. I Negri dell'interno sono in maggior parte pagani, ma i Susu e moltissimi Fula sono maomettani e una gran parte della popolazione di Freetown è nominalmente cristiana. Le società segrete di tradizione pagana rimangono tuttavia una caratteristica notevole. I Negri Kru si tengono molto in disparte dagli altri. Il governo ha impiantato 496 km. di strade ferrate con lo scartamento di 76 cm. Queste ferrovie costituiscono attualmente un onere gravante sul reddito. Oltre alla capitale Freetown, unita da linee di navigazione con l'Europa, ha qualche importanza Falaba (circa 6000 ab.), nel territorio del protettorato.
Il governo è quello di una colonia della corona britannica, con un governatore che nomina un consiglio esecutivo, il quale è assistito da un consiglio legislativo presieduto dal governatore. Questi nomina 11 membri ufficiali e 3 altri membri sono eletti dalla popolazione della colonia; vi sono poi altri cinque membri non ufficiali e 3 fra i principalissimi capi del protettorato. Nella colonia vige la comune legge inglese, modificata secondo le esigenze locali. Il protettorato è diviso in due provincie, a capo di ognuna delle quali si trova un commissario provinciale europeo I capi indigeni posseggono tribunali con giurisdizione su molte questioni, ma gli affari più importanti sono affidati ai tribunali circondariali dei commissarî distrettuali o al tribunale del commissario provinciale.
I primi tentativi di colonizzazione fallirono e nel 1791 venne formata una compagnia che nel 1807 cedette i proprî diritti alla corona britannica. Circa nel 1872 passò sotto la protezione inglese la regione di Falaba e il protettorato fu delimitato mediante un accordo con la Francia (1893-95). Nel 1898 scoppiò una grave rivolta contro gl'Inglesi e gli Africani europeizzati. La schiavitù è stata gradualmente abolita e si dice che ora sia estinta. Nel governo ha avuto parte importante un certo numero di Africani europeizzati e un college è affiliato all'università inglese di Durham.
Fino a tempi recenti i prodotti della Sierra Leone erano principalmente vegetali: olio di palma, noccioli di palma, noci di kola, zenzero e piassava; ma nel 1926 furono scoperti giacimenti di platino e di ematite e nel 1928 anche di oro. Lo sfruttamento di questi giacimenti è cominciato. Le importazioni consistono soprattutto in manufatti di cotone, carbone e tabacco; le norme emanate hanno ridotto a proporzioni minime l'importazione di bevande alcooliche.