SIFONOFORI (dal gr. σίϕων "tubo"; e ϕέρω "porto"; lat. scient. Siphonophora)
Idrozoi (v.) coloniali marini e planctonici con colonia polimorfa. Il polimorfismo dei diversi individui è molto accentuato e, per le loro funzioni, questi si possono considerare come organi d'un individuo rappresentato dall'intera colonia.
L'organizzazione che, di solito, viene considerata tipica per i Sifonofori è quella presentata dal genere Halistemma o da una forma simile (figg. 1, 2). Troviamo in questa colonia (figura 3) un polipo apicale in forma di vescichetta piena di gas (pneumatoforo) dal quale parte un lungo stolone (idrocaule) sul quale per gemmazione si formano altri polipi. Lungo questo stolone, sotto il pneumatoforo, si osservano alcuni individui a forma di campanina (nectocalici, campane natatorie) paragonabili a meduse fissate allo stolone col centro dell'exombrella e nelle quali mancano completamente il manubrio boccale e la bocca. Questi nectocalici sono disposti in due serie lungo l'idrocaule. Il pneumatoforo, essendo la parte più leggiera della colonia, serve da galleggiante e mantiene l'idrocaule verticale. I nectocalici, contraendosi, determinano una spinta che fa muovere la colonia. Sulla porzione dell'idrocaule, che si prolunga sotto i nectocalici, s'inseriscono gruppetti d'individui detti cormidî (fig. 2). Ogni cormidio è costituito da una lamella (brattea) protettiva, da un gastrozoide (polipo mangiatore), da alcuni cistozoidi e da uno o più gonozoidi (polipi riproduttori). La brattea protettiva può essere forse omologata a una porzione dell'ombrella di una medusa la cui mesoglea si sia molto indurita. I gastrozoidi hanno forma allungata che ricorda un po' quella di un individuo idroide di una colonia d'idrozoi o il manubrio boccale d'una medusa; con un'estremità assottigliata in forma di peduncolo si attaccano allo stolone, all'altra estremità sono muniti di una bocca. Questi gastrozoidi, o individui nutritori, hanno una cavità interna (stomaco) nella quale vengono digerite le piccole prede che la bocca ingerisce. Lungo le pareti dello stomaco si osservano delle cellule secretrici di enzimi digerenti alle quali venne dato dai vecchi zoologi il nome di fegato. Dal peduncolo di attacco del gastrozoide sullo stolone parte un lungo filamento (filamento pescatore) ricco di cnidoblasti che si addensano in determinati punti, di solito all'apice dei rami del filamento pescatore, costituendo le batterie urticanti. I cistozoidi presentano una forma che ricorda quella dei gastrozoidi, ma sono più slanciati e si aprono all'esterno alla loro estremità con un piccolo poro, cui si è voluta attribuire la funzione di orificio per l'espulsione dei prodotti di escrezione. Dal punto di attacco dei cistozoidi sullo stolone parte un filamento (palpaculo) lungo e retrattile che differisce dai filamenti pescatori per essere privo di batterie urticanti. I gonozoidi sono ordinariamente portati da un peduncolo che appare quale un ramo dello stolone. In ogni cormidio vi sono, di solito, due peduncoli: uno per reggere i gonozoidi maschili, l'altro per reggere i gonozoidi femminili; ognuno di questi gonozoidi presenta le gonadi circondate da una formazione simile all'ombrella di una medusa col suo velo.
La cavità (celenteron) dei gastrozoidi, attraverso il peduncolo di attacco di questi sull'idrocaule, si continua nella cavità di questo che manda diverticoli ai palpozoi, ai gonozoidi, ai filamenti pescatorî, alle brattee. Vi è così un unico enterocele nel quale le bocche dei gastrozoidi immettono il cibo e che alimenta tutta la colonia.
L'interpretazione dell'organizzazione dei Sifonofori quale è stata finora esposta è dovuta a R. Leuckart; non si può però tacere che Th. Huxley interpreta il sifonoforo non come una colonia, ma come un solo individuo medusoide nel quale i diversi organi si sono ripetuti molte volte e variamente spostati. L'interpretazione del Leucltart è forse la più verosimile.
I Sifonofori si suddividono in due sottordini: Calicofori e Pneumatofori. Nei Pneumatofori vi è sempre uno pneumatoforo, che nei Calicofori invece manca e la colonia è terminata, all'apice dello stolone, da uno (Monophyidae), due (Diphyidae; figura 4), o più (Polyphyidae) nectocalici. I Pneumatofori comprendono quattro gruppi in ognuno dei quali la colonia appare con un aspetto ben caratteristico.
1. Physonectae con pneumatoforo a forma di fiasco e lungo stolone. A questo gruppo appartengono le Halistemma che abbiamo descritto e le Fisofore (v.; fig. 5). 2. Auronectae con grande pneumatoforo che sbocca all'esterno mediante un sacco laterale (auroforo), con una sola serie di nectocalici assenti. Comprende le grandi ed eleganti Fisalee (v.; figure 6 e 7). 4. Disconectae con stolone discoidale e pneumatoforo concamerato saldato su di esso. Sotto lo stolone si attacca un grande gastrozoide circondato da piccoli gastrozoidi, gonozoidi, cistozoidi. Appartengono a questo gruppo le Porpita e le Velella (fig. 8).