SIGEBERTO di Gembloux
Cronista medievale, nato verso il 1030. Fu monaco nell'abbazia benedettina dì Gembloux (Namur), fondata verso il 922, e teologo di San Vincenzo di Metz. Ritornò a Gembloux, verso il 1070, dove morì il 5 ottobre 1112.
Uomo illuminato, conoscitore profondo delle Scritture dei Padri della Chiesa, degli autori antichi, del diritto canonico e della storia, ebbe anche discreta conoscenza del greco, della musica e della prosodia, né fu privo di senso critico. Molto favorevole alla causa degl'imperatori contro i papi, specialmente Pasquale II e Gregorio VII, si deve essenzialmente a lui, sotto il titolo di Chronicon o di Chronographia, una continuazione dell'opera di Eusebio-Girolamo, dal 381 all'epoca dell'autore, scritta d'un sol getto tra il 1100 e il 1105, e basata, per l'epoca contemporanea, su fonti che hanno potuto essere accertate. L'opera ebbe numerose aggiunte e continuazioni (auctaria, continuationes); pubblicata per la prima volta nel 1513, fu edita in testo critico da Bethmann, in Mon. Germ., Script., VI, pp. 300-374. Si deve ancora a Sigeberto di Gembloux una vita di Thierry, vescovo di Metz dal 965 al 984, la vita in versi di santa Lucia, la storia dei santi Tebani, e di S. Witbert, quella dei primi abati di Gembloux, ripresa dal suo discepolo, in Gesta Abbatum Gemblacensium.
Bibl.: Histoire littéraire de la France, XI, pp. 535-65; A. Potthast, Bibliotheca historica medii aevi, II, Berlino 1896, coll. 1016-18; A. Molinier, Les sources de l'histoire de France, I, Parigi 1901, pp. 310-12.