SIGTUNA
Città svedese situata nella regione dell'Uppland, nella prefettura di Stoccolma, su un ramo settentrionale del lago Mälaren.Fondata intorno al 980 per iniziativa reale, fino alla seconda metà del sec. 12° S. fu l'unica città della Svezia orientale. Il suo nome è citato per la prima volta nelle monete fatte coniare in città dal re Olof Skötkonung (995-1022) intorno all'anno Mille, nelle quali compare la scritta SIDEI, che è stata interpretata come Situne Dei ('S. di Dio'). Verso il 1075 Adamo di Brema (Gesta Hammaburgensis ecclesiae pontificum; MGH. SS rer. Germ., II, 19173) nomina più volte la città come civitas, espressione che egli usa in genere per le sedi vescovili; questo termine fu usato anche nel Regesto fiorentino, un elenco di diocesi compilato intorno al 1120 (Firenze, Laur., Ashb. 1554). Alla metà del sec. 12°, la sede vescovile fu trasferita a Uppsala.Le ricerche archeologiche svolte a S. negli anni Ottanta e Novanta hanno precisato il carattere dell'insediamento. Stora Gatan, la strada principale nel Medioevo e ancora oggi, correva parallela alla riva del lago e le masserie urbane sorgevano su entrambi i lati. I resti di una zecca sono stati rinvenuti in un edificio di legno molto semplice collegato a quella che si presume fosse l'area della dimora del re.Attualmente sono noti sette edifici ecclesiastici, ma è probabile che durante il Medioevo esistessero altre chiese di corporazioni presto scomparse. Solo S. Gertrude, che nel primo Medioevo portava un altro nome, è in posizione centrale; le altre chiese furono costruite ai margini dell'abitato. Alla costruzione di S. Gertrude non può essere attribuita una datazione precisa. Nel corso delle ricerche svolte nel 1915 e nel 1923 furono rinvenuti i resti di una chiesa in pietra a una navata con transetto; della parte orientale non fu trovata traccia. Oggi non esistono resti conservati in superficie. La tomba di un vescovo risalente al 1100 ca. (Sigtuna, Mus.) fu ritrovata nei pressi del muro esterno della chiesa. Benché la storia dell'edificio si basi ancora su dati incerti, la supposizione che rappresentasse contemporaneamente la chiesa della dimora reale e la sede vescovile sembra essere esatta. Durante gli scavi è stato rinvenuto un frammento di fonte battesimale (Sigtuna, Mus.) con tralci di acanto, che si ritiene prodotto a S. nella prima metà del 12° secolo.S. Pietro, di cui si presume una fondazione intorno al 1100, insieme a S. Olav e S. Gertrude, è una delle più antiche chiese in pietra della valle del Mälaren. Ampi resti dell'opera muraria sono ancora conservati. La chiesa è costruita in stile anglonormanno e ha una pianta cruciforme a una sola navata con una torre all'incrocio del transetto; il coro e i bracci del transetto sono absidati. Nella parte occidentale sono ancora visibili i resti di una stretta torre con due scale che conducono a una tribuna, al di sopra della quale si trova un locale forse costruito in un secondo momento, nella prima metà del Duecento. Il materiale edile è costituito da semplici blocchi di felsite. La tradizione per cui l'edificio era considerato la prima chiesa episcopale del luogo è ora messa in discussione dal ritrovamento della tomba vescovile in S. Gertrude.La chiesa romanica di S. Nicola, di cui non rimangono resti in superficie, fu costruita probabilmente alla metà del sec. 12° in arenaria come basilica a tre navate chiusa a E da tre absidi. Di S. Lorenzo è visibile oggi solo il possente campanile occidentale; la chiesa, costruita in blocchi di felsite, era probabilmente a una sola navata. Il ritrovamento di una pietra runica nelle fondamenta ha permesso di datare l'edificio - ampiamente rimaneggiato nel Cinquecento - agli inizi del 12° secolo.S. Olav è costruita in blocchi di felsite e ancora oggi si erge in superficie con imponente opera muraria. Risale al sec. 12°, ha un coro a tre navate chiuso da un'abside e presenta una torre all'incrocio del transetto. Il corpo longitudinale molto corto, aggiunto alla parte orientale che configura in pianta una croce greca, ha fatto pensare che la chiesa sia stata costruita sotto l'influenza bizantina o russa. In realtà il corpo longitudinale non venne completato, e ciò induce a ipotizzare un aspetto simile a quello di S. Pietro e S. Gertrude. Un annesso sul lato meridionale del coro circonda un fonte battesimale da collegarsi probabilmente al culto di s. Olav.La costruzione della chiesa domenicana di S. Maria e dell'annesso convento iniziò nel 1237. La consacrazione avvenne nel 1247 e fu il primo caso di adozione dell'architettura europea in laterizio in Svezia. La chiesa, l'unica conservata, fu costruita dapprima come una chiesa tardoromanica 'a sala' con la navata centrale più alta provvista di un tetto piatto in legno e le navate laterali più basse con volte a botte trasversali. Poco dopo il 1280 la navata centrale fu voltata, assumendo così il suo aspetto attuale.L'ospedale di S. Giorgio, dotato di cappella, è nominato nel 1278 e si ritiene sorgesse nei quartieri occidentali della città, sulla c.d. punta dell'Ospedale.In città esistevano sei corporazioni. Sono stati ritrovati tre sigilli dell'inizio del Trecento che appartenevano alle corporazioni del Santo Sepolcro, della Santa Croce e di S. Canuto (Sigtuna, Mus.).Grazie alle sue sepolture, S. offre un'interessante visione della prima cristianizzazione in Scandinavia. Tutte le chiese della città avevano cimiteri. Sono interessanti anche le sepolture che sorgono nella periferia, senza connessione con gli edifici ecclesiastici. Esse furono interpretate a lungo come pagane, ma ora sono considerate cristiane e appartenenti a un periodo di passaggio, prima che in città si stabilisse una struttura ecclesiastica fissa. Le tombe studiate dagli archeologi erano nel quartiere di Nunnan, ai margini occidentali della città. Esse sono orientate in direzione E-O e chiaramente separate l'una dall'altra; in alcune sono stati rinvenuti oggetti personali e monete. I ritrovamenti archeologici e gli oggetti appartenuti alle chiese della città sono conservati a Stoccolma (Statens historiska mus.) e a S. (Mus.).
Bibl.: E. Floderus, Sigtuna. Sveriges äldsta medeltidsstad [Sigtuna. La più antica città medievale svedese], Stockholm 1941; G. Redelius, Sigtunastudier. Historia och byggnadskonst under äldre medeltid [Studi su Sigtuna. Storia e architettura nel primo Medioevo], Lidingö 1975; M. Douglas, Sigtuna (Riksantikvarieämbetet och Statens Historiska museer, 6), Stockholm 1978; Makt och människor i kungens Sigtuna. 28 artiklar om de preliminära resultaten från den arkeologiska utgrävningen i kvarteret Trädgårdsmästaren 9 och 10, Sigtuna [Potere e uomini nella S. reale. 28 articoli sui risultati preliminari degli scavi archeologici nel quartiere Trädgårdsmästaren 9 e 10, S.], a cura di S. Tesch, Sigtuna 1990; M. Roslund, The Strife for Power-Inter-Regional Contacts and Trade in Sigtuna c. 970-1200, in Medieval Europe 1992. Exchange and Trade, V, York 1992; S. Tesch, Sigtuna-Royal Stronghold and Early Town, in The Emergence of Towns. Archaeology and Early Urbanization in Non-Roman North-West Europe, "The Swedish Institute of Urban History 75 Years. An Anniversary Symposium, Stockholm 1994", a cura di L. Nilsson, S. Lilja, Stockholm 1996; M. Roslund, Crumbs from the Rich Mans' Table. Byzantine Artefacts in Lund and Sigtuna ca. 980-1250, in Off the Beaten Track, a cura di H. Andersson, P. Carelli, Lund 1997.