CHRISTIANSEN, Sigurd
Romanziere e drammaturgo norvegese, nato a Drammen il 17 novembre 1891.
Acuto analista della mentalità protestante di un piccolo mondo provinciale, in cui gli spiriti educati al rigorismo pietistico si consumano nell'interno rodìo che vi fan nascere l'angoscia del peccato e il bisogno dell'espiazione, il Christiansen affronta questo problema etico già nel romanzo d'esordio (Seiren, La vittoria, 1915) e lo approfondisce poi ulteriormente senza volerne tentare né le facili ed esteriori soluzioni preferite da molti scrittori norvegesi coevi (v. la trilogia Inngangen, L'entrata 1925; Sverdene, Le spade, 1927; Riket, Il Regno, 1929), né il superamento religioso nella conversione e nel nostalgico ritorno alla Chiesa cattolica come ha fatto la Undset nel suo romanzo Den braendende Busk, Il roveto ardente, 1930. Anche negli scritti più recenti (To levende og en död, Due vivi e un morto, 1931; Agner i stormen, Spighe battute dalla tempesta, 1933; Drömmen om livet, Il sogno della vita, 1935; Det ensomme hjerte, Il cuore solitario, 1938; Mannen fra bensinstasjonen, Il benzinaio, 1941; Menneskenes lodd, Il destino degli uomini, 1945), il mondo poetico del Ch. è rimasto sostanzialmente immutato, benché talvolta un prepotente intellettualismo ne ostacoli e soffochi gli sviluppi psicologici.