silenzio-diniego
loc. s.le m. Mancata risposta che, dopo un periodo prestabilito di tempo, deve essere interpretata come tacito rifiuto.
• Il primo nodo da sciogliere sarà quello delle modifiche annunciate per il bonus fiscale del 55% sulle ristrutturazioni che garantiscono risparmio energetico. Il Parlamento potrà correggere gli elementi più controversi, dalla retroattività al principio del silenzio-diniego. Occorrerà vedere quali saranno le scelte tecniche che verranno fatte e soprattutto come si manterrà l’obiettivo di controllo finanziario su questi strumenti, i crediti di imposta. (Marco Tedeschi, Unità, 8 dicembre 2008, p. 22, Economia) • Quali sono le principali critiche rivolte al testo preliminare, approvato dal Consiglio dei ministri, ora all’esame delle commissioni parlamentari? Il silenzio-diniego (l’assenza di risposta dell’amministrazione equivale a un no), l’impossibilità per un cittadino di opporsi al rifiuto senza dover necessariamente ricorrere a un giudice e la tipologia di limiti all’accesso. (Marianna Madia, Corriere della sera, 2 aprile 2016, p. 1, Prima pagina) • l’autore conosce bene il mondo in cui si muove. Un mondo fatto di attese e aspettative. Dedicarsi mesi, anni alla realizzazione di un testo, inviarlo alle case editrici, aspettare mesi e mesi per una risposta. Vedersi recapitare la frase di circostanza «la ringraziamo per aver pensato a noi, ma siamo spiacenti di comunicarLe che la sua opera non rientra nelle nostre linee editoriali». O peggio ancora i silenzi, quel silenzio-diniego che può mettere in crisi le più convinte vocazioni. (Cosimo Argentina, Avvenire, 6 gennaio 2018, p. 22, Agorà Cultura).
- Composto dai s. m. silenzio e diniego.
- Già attestato nell’Unità del 25 febbraio 1986, p. 11, Economia e Lavoro (Girolamo Ielo), nella variante grafica silenzio diniego.