SILFIDI
. Nome femminile (maschile: silfo), di etimologia incerta (Paracelso lo avrebbe coniato, secondo alcuni sul modello del gr. σίλϕη "scarafaggio", secondo altri per influsso delle Suleviae, divinità celtiche ricordate in numerose iscrizioni anche di Roma e della Germania e di cui sarebbe rimasto vivo il ricordo), di genî dell'aria, affini agli Elfi. Nelle tradizioni popolari odierne dell'Europa centrale e della zona alpina in specie sono genî malefici, che si crede frequentino i prati e i pascoli e ai quali si attribuiscono varie infermità di uomini e animali domestici.
Non di rado compariscono, specie nelle stregonerie e in altre pratiche magiche, come esseri demoniaci. Pertanto, anche per Elfi e Silfidi si fanno processioni o si pronunciano speciali formule di esorcismo o di scongiuro.
Bibl.: W. Mannhardt, Germ. Mythen, Berlino 1858; J. Grimm, Deut. Mythologie, I-II, Berlino 1875-78; E. H. Meyer, Germ. Mythologie, Berlino 1891; E. Hoffmann-Krayer, Handwörterbuch des deutschen Aberglaubens, III, Berlino-Lipsia 1929, pp. 758-62.