AYMERICH, Silvestro
Nacque a Cagliari nel 1647 da Ignazio, primo conte di Viliamar, e da Anna di Cervellón. Ancor giovanissimo, fece le sue prime esperienze militari in Sicilia come comandante di una compagnia del reggimento reclutato dagli Spagnoli in Sardegna. Al suo ritorno a Cagliari l'A. si trovò coinvolto in un fosco episodio di vendette personali e politiche: nella notte tra il 20 ed il 21 giugno 1668 fu ucciso in circostanze misteriose Agostino Castelvi, marchese di Laconi, uno dei più alti esponenti della nobiltà dell'isola, in perpetuo dissidio con le autorità spagnole. L'assassinio del Laconi, sindaco del Parlamento sardo e rappresentante dello Stamento militare, fu attribuito al viceré spagnolo Emanuele de los Cobos, che cadde a sua volta, un mese dopo, il 21 luglio, sotto i colpi della reazione nobiliare isolana. L'inchiesta condotta dalla Reale Udienza concluse per il carattere privato della vendetta, ma il successore del los Cobos nel viceregno, F. Tuttavilla, riaprì l'inchiesta per il duplice omicidio e accusò dell'uccisione dei Laconi l'A. e la moglie dello stesso Laconi, Francesca Çedrellas. I due, legati, come si sospettò, da una relazione, avvalorarono l'accusa lasciando insieme la Sardegna e rifugiandosi in Toscana e poi a Nizza, dove si unirono in matrimonio. Posta una taglia sull'A., il sassarese Giacomo Alivesi, recatosi a Nizza, riuscì a convincere l'A. a seguirlo in più sicuro rifugio in Corsica. Lo sbarcò invece nell'Isola Rossa, presso le coste sarde, dove aveva dato convegno agli agenti del vicerè: quivi l'A. fu ucciso il 27 maggio 1671. La sua testa fu esposta a Cagliari. I suoi beni furono confiscati.
Nel 1688 il figlio dell'A. e di Francesca Çedrellas, Gabriele Antonio, riuscì a far riabilitare il padre dalla reggente Marianna d'Austria e nel 1709 a recuperare i beni.
Fonti e Bibl.: Documenti vari relativi al processo ed alle condanne che ebbero luogo in Sardegna in seguito all'uccisione del viceré de los Cobos, marchese di Camarassa, in Codex diplomaticus Sardiniae, a cura di P. Tola, II, Augusta Taurinorum 1868, pp. 306-308; P. Tola, Diz. biogr. degli uomini illustri di Sardegna, I, Torino 1837, pp. 195,199; A. Llorente, Cortes y sublevación en Cerdeña bajo la dominación española, in Revista de España, II(1868),pp. 284 ss., 538 ss.;D. Scano, Donna Francesca Zatrillas...,in Arch. stor. sardo, XXIII (1942), pp. 8 ss.; F. Loddo Canepa, Origen del caballerato y de la nobleza del reyno de Cerdeña, ibid., XXIV(1954), p. 283.