DURANTE, Silvestro
Sconosciuti sono i luoghi e le date di nascita e di morte di questo compositore attivo a Roma nel sec. XVII. Si può però supporre, ricorrendo alla cronologia delle sue opere, che sia nato nel primo decennio del XVII secolo (forse a Roma o nel Viterbese) e che sia morto a Roma dopo il 1672. Cantore, organista e compositore, il D. viene ricordato da padre G. Martini, fra le pagine del suo fitto carteggio con il nobile mecenate Girolamo Chigi, ed inserito fra G. Carissimi e C. Cecchelli in quell'albero genealogico della "scola di Roma" le cui radici affondavano nella musica del Palestrina.
L'incarico più prestigioso ricoperto dal D., e per il quale egli assurse a notevole importanza nell'ambito del panorama musicale romano della metà del sec. XVII, fu quello di maestro di cappella nella chiesa di S. Maria in Trastevere, ufficio conferitogli nel 1642. Questa data segna anche l'inizio di una collaborazione del D. con Florido De Silvestri, in futuro canonico della chiesa di S. Spirito in Sassia, figura di rilievo nel mondo musicale romano in quanto curatore di raccolte di musica sacra e profana edite dai maggiori stampatori del tempo e nelle quali vediamo appunto comparire dal 1643 le migliori composizioni dei Durante.
Aveva cosi inizio un periodo ricco di riconoscimenti per il Durante. La diffusione a stampa delle sue opere consenti, per es., che le messe a cinque e nove voci scritte nel 1651 venissero eseguite con successo l'anno seguente per conto della Confraternita di S. Cecilia, della quale il D. era entrato di diritto a far parte. La sua abilità come organista indusse poi Antonio Maria Abbatini, allora indiscusso nume tutelare della vita musicale romana, a chiamare (tra il 1652 e il 1655) il D. in occasione della celebrazione delle festività del Natale, della Pasqua e delle feste patronali nella basilica di S. Maria Maggiore, di cui l'Abbatini era maestro di cappella.
Il 24 genn. 1658 il D. fu eletto guardiano dei maestri di cappella romani, sconfiggendo vari rivali, tra cui il già citato Abbatini. p. in questi anni che s'impose dunque la figura del D. nell'ambito della cosiddetta scuola di Roma, ed anche se egli dovette abbandonare nel 1662 la carica che ricopriva in S. Maria in Trastevere per trasferirsi, sempre come maestro di cappella, nella chiesa di S. Maria della Consolazione, il suo prestigio di "anziano" in seno alla Congregazione ceciliana rimase inalterato. Tutto ciò è infatti confermato dal fatto che, sfogliando gli atti delle riunioni della Congregazione romana, troviamo il suo nome inserito fra quelli della commissione formatasi "per rivedere li statuti ad effetto di aggiustarli, rinnovare et riformarli secondo sarà utile per la congregatione" (Giazotto).
Il suo incarico presso la chiesa della Consolazione dovette poi aver fine prima del 1668, quando il D., in una raccolta musicale del De Silvestri, viene ricordato come "ex maestro di cappella" di S. Maria in Trastevere; sull'attività successiva del D. non abbiamo alcuna notizia, ad eccezione della pubblicazione di un suo lavoro, Gaudeant per orbem, in una raccolta del De Silvestri datata 1672 ed edita da G. A. Muti.
Per quanto riguarda la morte del D., se non si può fornire una data precisa, questa viene sicuramente posticipata a quella dell'ultima composizione prima citata, ed anticipata rispetto al 3 luglio 1674, giorno in cui la Congregazione di S. Cecilia si riuni nuovamente per definire la forma dei nuovi statuti senza la partecipazione del D. che pure ne era membro.
Del D. si possiedono trenta opere in raccolte dell'epoca, quest'ultime quasi tutte redatte a cura di Florido De Silvestri; tra le più importanti citiamo: Misericordias Domini, in Floridus concentus sacra continens laudes…, Bracciano, A. Fei, 1643; O Iesu mi dulcissime, Iste sanctus, Peccavi, in Scelta di motetti di diversi eccellentissimi autori raccolti da Filippo Berretti…, Roma, L. Grignani, 1643; Benedicam Dominum, Quem vidistis, in R. Floridus canonicus de Sylvestris a Barbarano, Has alias sacras cantiones, Roma, L. Grignani, 1645; Anima Christi, Salve Mater, in Floridus modulorum hortus…, Roma, A. Fei, 1647; Cantate Domino, Quae est ista, in R. Floridus … Florida verba…, Roma, G. B. Robletti, 1648; 2 ed. Venezia, A. Vincenzi, 1649, Bellica defixos, in R. Floridus, Cantiones alias sacras, Roma, L. Grignani, 1649; 2 ed. Venezia, Vincenzi, 1649; Selve beate, Cantate le venture e le dolcezze, in Florido concento di madrigali…, Roma, V. Mascardi, 1652; Laetentur caeli, in R. Floridus…, Has alias sacras cantiones, Roma, F. Moneta, 1659; O mortalis, in R. Floridus canonicus, Istas ahas sacras cantiones, Roma, I. De Lazaris, 1664; Ridet cor, in R. Floridus, Istas alias cantiones sacras … tribus diversis vocibus, Roma, G. Fei, 1668; Gaudeant per orbem, in R. Floridus canonicus, Sacras cantiones duabus variis vocibus, Roma, G. A. Muti, 1672.
Altre composizioni del D. si trovano nelle seguenti raccolte: R. Floridus canonicus, Has alias cantiones, Roma, L. Grignani, 1650; R. Floridus canonicus de Silvestris a Barbarano Has quatuor missas ab excellentissimis musices auctoribus…, Romae, G. P. Collini, 1651; R. Floridus canonicus, Alias cantiones sacras … tribus diversis vocibus, Roma, M. Corteffini, 1655; Scelta di motetti di diversi eccellentissimi autori raccolti da Gio. Van Geertson, Rotterdam, G. Van Geertson, 1659, Florida verba…, Antwerpen, eredi P. Phalèse, 1661; R. Floridus canonicus de Silvestris a Barbarano. Psalmos…, Roma, I. De Lazzari, 1662; Scelta di motetti a 2, e 3 voci, composti da diversi eccellentissimi autori" dati in luce da Gio. Battista Caifabri, II, Roma, A. Belmonte, 1667.
Fonti e Bibl.: Roma, Archivio d. Vicariato, S. Maria in Trastevere, Filza delle giustificazioni 99, gennaio 1660, pp. n. n.; Roma, Arch. d. Acc. di S. Cecilia, Atti generali e segreti della Congregazione, Stracciafogli, Libri d'Amministrazione, passim dal 1651 al 1674; Carteggio inedito delp. Giambattista Martini coi più celebri musicisti del suo tempo, I, Bologna 1888, pp. 155, 210, 220, 290; Recueil international des sources musicales. Recueils imprimés XVI-XVII siècle. Liste chronologique, I, pp. 515, 517, 521, 523-26, 528 ss., 534 s., 538, 541 s., 544, 547 s., 553; Catalegue critique et descriptif des imprimés de musique des XVI et XVII siècles conservés à la Bibliothèque de l'Université royale d'Upsala, a cura di A. Davidsson, Upsala 1961, III, pp. 114 s., 117 s.; R. Giazotto, Quattro secoli di storia dell'Acc. naz. di S. Cecilia, Milano 1970, I, pp. 135 s., 142, 145, 147 s., 150, 154 s., 108 s., 162 s., 167, 169 ss., 173, 178 s., 201, 214, 237, 239, 306, 321, 335, 338, 353, 365, 374, 395, 397; G. Cilimberti, A. M. Abbatini e la musica del suo tempo (1595-1679), Perugia 1986, pp. 10, 171, 173, 175 s., 180, 216 s., 219 s., 222 s., 227, 230 s., 381 s., 385, 391 s., 401, 403, 405, 411; F.-J. Fétis, Biographie universelle des musiciens, II, p. 88; R. Eitner, Quellen-Lexikon, III, p. 287; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 476; La Musica, Diz., I, p. 574; Encicl. della Musica Ricordi, II, p. 107; The International Cyclopedia of music and musicians, New York 1975, p. 605; The New Grove Dictionary of music and musicians, V, p. 745; Diz. encicl. della musica e dei musicisti, Le biografie, II, p. 590.
G. Moretti