BERLUSCONI, Silvio
Imprenditore di successo, dirigente sportivo, uomo politico (fondatore di Forza Italia e due volte Capo del governo). È il presidente più vincente della storia del Milan, che rilevò da Giuseppe Farina nel marzo 1986 sull'orlo del fallimento. A cinque giornate dal termine di quel suo primo Campionato, rimpiazza l'allenatore, Nils Liedholm, con Fabio Capello che subito conquista la qualificazione alla Coppa UEFA. Aggressivo sul mercato, si assicura i giocatori migliori: su tutti, gli olandesi Ruud Gullit, Marco Van Basten e Frank Rijkaard. Ha intuizioni vincenti, come l'ingaggio di Arrigo Sacchi, il tecnico del Parma (serie B), con il quale decolla il Milan 'stellare', campione d'Italia nel 1988 e d'Europa nel 1989 e 1990, interprete di un gioco rivoluzionario e spettacolare, tutto pressing e fuorigioco. Nel 1991 Berlusconi sostituisce Sacchi con Capello. Arrivano tre scudetti consecutivi, il record d'imbattibilità sale a 58 partite, e il 18 maggio 1994 (la stessa sera in cui il primo governo Berlusconi ottiene la fiducia al Senato) il Milan vince ad Atene la Champions League, battendo per 4-0 il Barcellona di Johan Cruijff. Tuttavia, nel frattempo, l'entrata in politica e la fondazione di Forza Italia hanno progressivamente allontanato Berlusconi dallo sport. Il Milan conquista di nuovo lo scudetto nel 1996 (con Capello) e nel 1999 (con Zaccheroni): fra i due titoli, colleziona svariate delusioni, che portano fra l'altro all'esonero del tecnico uruguayano Tabarez. Invano sono richiamati d'urgenza Sacchi e Capello. Viene poi l'ingaggio di Zaccheroni, a sua volta esonerato all'indomani dell'eliminazione in Champions League, nel marzo 2001. Durante la presidenza di Berlusconi, il Milan ha vinto sei Campionati italiani (1987-88, 1991-92, 1992-93, 1993-94, 1995-96, 1998-99), quattro Supercoppe Italiane (1988, 1992, 1993, 1994), tre Coppe dei Campioni/Champions League (1988-89, 1989-90, 1993-94), tre Supercoppe Europee (1989, 1990, 1994) e due Coppe Intercontinentali (1989, 1990).