FIORILLO, Silvio
Comico della Commedia dell'Arte, nato a Napoli nella seconda metà del sec. XVI, morto verso il 1632. Non ha alcuna parentela con Tiberio Fiorilli (v.). Nel 1584 era capo di una compagnia e cominciava a levar rumore intorno a sé sotto la maschera di Capitan Matamoro, popolare a Napoli quale caricatura dei militari spagnoli. Nel 1600, chiamatovi dal duca, si recò a Mantova, a recitare in quella corte sotto la direzione di Tristano Martinelli; e a Mantova tornò più volte, desiderato e festeggiato. Nel 1614 è a Genova e ha con sé la moglie e il figlio Giovan Battista. Il Capitan Matamoro scompare di quando in quando per lasciare il posto alla nuova maschera ideata dal F.: quella di Pulcinella (v.). Al F. si debbono varie pubblicazioni: L'amor giusto, egloga pastorale in napolitana e toscana lingua (Milano 1605); La Ghirlanda, egloga (Napoli 1609); La cortesia di Leone e di Ruggero con la morte di Rodomonte (Milano 1614); I tre capitani vanagloriosi, commedia (Napoli 1621); L'Ariodante tradito (Pavia 1629); Il mondo conquistato, poemetto (Milano e Bologna 1627); La Lucilla costante, commedia (Milano 1632). Giovan Battista, figlio di Silvio, fiorì nella prima metà del sec. XVII ed ebbe fama come Secondo Zanni incarnando la maschera di Trappolino. Beatrice Fiorillo Vitelli, moglie di quest'ultimo, si fece un bel nome come prima donna. Ebbe vita avventurosa e condusse compagnie proprie, recitando, con successo, anche a Parigi.